“Segni” chiude la 20esima edizione con oltre 20 mila partecipanti in 300 eventi

MANTOVA – Giù il sipario, è tempo di applausi. La 20ª edizione del Segni New Generation Festival ha registrato un successo straordinario: oltre 20 mila partecipanti di tutte le età hanno partecipato a più di 300 eventi e spettacoli, distribuiti per la prima volta lungo un intero mese nei luoghi della cultura di Mantova e della sua provincia.

Curato dall’associazione Segni d’infanzia con la direzione artistica di Cristina Cazzola, il festival ha trasformato teatri, piazze, palazzi storici e scuole in spazi di incontro e creatività, confermando il suo ruolo di rassegna internazionale dedicata alle nuove generazioni.

Un’edizione speciale

“Un’edizione davvero straordinaria – ha dichiarato Cristina Cazzola – che ci ha permesso di raggiungere pubblici diversi, provenienti da tutta Italia, con eventi distribuiti in un mese, a un ritmo sostenibile per l’organizzazione e per gli spettatori. Una comunità responsabile e partecipe ha dimostrato di credere nel futuro delle nuove generazioni. SEGNI compie vent’anni e dal prossimo anno sarà completamente nuovo: Segni 2026 è già in arrivo.”

Il festival è stato reso possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura, dei Comuni di Mantova, Castiglione delle Stiviere, Suzzara e Castellucchio, oltre a Fondazione Cariplo, Fondazione Monte di Lombardia, Fondazione Comunità Mantovana e Fondazione Banca Agricola Mantovana.

Numeri e partecipazione

  • Oltre 1000 nuove famiglie hanno portato i loro bambini dai 12 mesi ai 4 anni a spettacoli dedicati ai “primi passi” nel teatro.
  • Circa 3000 famiglie sono state coinvolte attraverso le scuole, con 34 istituti comprensivi partecipanti e centinaia di studenti accompagnati a Mantova grazie al supporto logistico del festival.
  • 38 compagnie e artisti italiani e internazionali hanno presentato spettacoli originali su temi attuali come ambiente, inclusione, identità e futuro.

Tra i momenti più emozionanti, il ritorno della compagnia spagnola Xirriquiteula con lo spettacolo Girafes, già protagonista della prima edizione del 2006, in un simbolico passaggio di memoria e continuità.

Dal locale al globale

Il festival ha ampliato il proprio raggio territoriale con spettacoli in sei sedi della provincia mantovana, tra cui il Teatro Sociale di Castiglione delle Stiviere, il Teatro Cinema Dante di Suzzara, il Teatro Soms di Castellucchio e Corte Maddalena a Curtatone. Mantova stessa ha visto oltre 20 spazi culturali animati dal teatro ragazzi, da Palazzo Te a Palazzo Ducale, dal Teatro Bibiena al Museo MACA.

Giovani protagonisti

Il progetto ForesTEEN ha coinvolto adolescenti in percorsi di formazione e partecipazione, come le visite guidate alla mostra All that changes you di Isaac Julien a Palazzo Te e le masterclass di Pasta Madre, pensate per favorire cooperazione e creatività tra giovani artisti e operatori culturali.

Uno sguardo al futuro

Il festival non si ferma qui: l’associazione Segni d’infanzia è capofila del progetto Gioco di Squadra, attivo fino al 2026 nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina, che intreccia cultura e sport per ispirare i giovani alla cittadinanza attiva.

È inoltre aperta la raccolta ArtBonus “Io penso al futuro delle nuove generazioni”, che permette a cittadini e imprese di sostenere le prossime attività del festival con donazioni liberali-