MANTOVA – Andrà nella seduta del Consiglio comunale del 25 febbraio, dopo aver avuto il recente nulla osta della Giunta, il Nuovo Regolamento Comunale per l’Installazione degli Impianti di Telefonia Mobile e Tecnologie Assimilabili e la mappatura delle nuove installazioni.
La necessità di modifica del regolamento è dovuta sia al recepimento delle novità normative stabilite a livello nazionale (introdotte dalla Legge 4 luglio 2024, n. 95, e riguardanti l’installazione nelle cosiddette “zone bianche” di impianti di telecomunicazione nell’ambito del “Piano Italia 5G”, piano per incentivare la realizzazione delle infrastrutture di rete per lo sviluppo e la diffusione del 5G finanziato con fondi Pnrr), sia alla riformulazione di alcuni articoli per meglio specificare obiettivi del regolamento e procedure amministrative.
La nuova mappa delle localizzazioni, allegata al Regolamento, contempla invece la sola ipotesi di localizzazione di un impianto in via Salnitro, peraltro individuata unicamente come ipotesi alternativa a quanto già previsto ed approvato (Palazzo Soardi o piazzale Anconetta).
Come le precedenti proposte di aggiornamento del Regolamento e della Mappa delle Localizzazioni (già passate in Consiglio Comunale nel 2022 e nel 2024), anche quella attuale è stata elaborata con il supporto della Società Polab Srl e studiata sulla base dei piani di sviluppo proposti dalle compagnie di telefonia, e dei calcoli di impatto sviluppati da Polab per evitare i picchi di elettromagnetismo ed avere una distribuzione il più omogenea possibile sul territorio comunale, garantendo così salute pubblica e funzionalità delle comunicazioni.
“L’obiettivo per l’Amministrazione, come negli anni precedenti – ha detto l’assessore del Comune di Mantova Andrea Murari –, è quello di garantire la massima tutela della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici, nonostante l’innalzamento dei limiti, già introdotto dal Governo ad aprile del 2024. Per ogni singolo nuovo impianto installato, infatti, viene valutato l’impatto elettromagnetico, anche per gli effetti cumulativi che esso genera sommato con gli impianti già esistenti. Qualora dai calcoli previsionali emergessero possibili picchi di elettromagnetismo, gli impianti non verrebbero autorizzati ma ricollocati in una posizione dove non generano rischi, secondo un approccio precauzionale e cautelativo, che considera tutto il territorio comunale come luogo sensibile. Così teniamo insieme salute dei cittadini e sviluppo delle infrastrutture di comunicazione, che sono diventate un elemento fondamentale della nostra quotidianità”.