MANTOVA – Da Porta Giulia a Cittadella a Palazzo d’Arco passando per le vie del centro per giungere alla Basilica di Sant’Andrea. Sono stati questi i luoghi attraversati dai 350 Schützen che questa mattina hanno reso omaggio ad Andreas Hofer nell’ anniversario della sua fucilazione, avvenuta a Mantova il 20 febbraio 1810.
La cerimonia, organizzata quest’anno dal Distretto del Pustertal/Val Pusteria sotto la direzione del Maggiore Thomas Innerhofer, ha preso il via con lo schieramento degli Schützen in piazza Porta Giulia, dove negli attigui giardini è stata celebrata la Santa Messa e si sono tenuti i primi interventi ufficiali da parte dei rappresentanti delle istituzioni mantovane e altoatesine.
Dopo il congedo da Porta Giulia, gli Schützen hanno raggiunto in pullman Palazzo d’Arco, il luogo dove Hofer venne processato, per la tradizionale posa della corona in sua memoria. Successivamente, in corteo, si sono diretti per la prima volta nella basilica di Sant’Andrea, su invito della Diocesi di Mantova, in occasione dell’Anno Santo. La basilica, infatti, è stata proclamata chiesa Giubilare e ha accolto la delegazione per la benedizione solenne impartita dal rettore don Stefano Savoia.
Alla cerimonia era presente anche Marisa Giroldi, figlia del cavalier Luigi Giroldi, il primo che, molti anni fa, si adoperò per far rivivere la memoria di Andreas Hofer a Mantova e per creare un ponte tra la comunità mantovana e quella altoatesina.
Figura simbolo della resistenza tirolese contro il dominio napoleonico, Hofer guidò le truppe insorte contro la Baviera e la Francia nei moti del 1809. Dopo la sconfitta e il tradimento che portò alla sua cattura, fu condotto a Mantova, dove venne processato e giustiziato. Ancora oggi, la sua figura è onorata sia in Tirolo che in Alto Adige come simbolo di libertà e identità culturale. L’evento ha rappresentato non solo un momento di memoria storica, ma anche un’occasione di dialogo e condivisione tra le comunità coinvolte, nel segno di un legame che si rinnova di anno in anno.