MANTOVA – La stanza multisensoriale del Nucleo Alzheimer della Fondazione Mazzali è realtà. Grazie al contributo dei Rotary Club San Giorgio e Nuvolari, infatti, oggi pomeriggio è stato ufficialmente inaugurato il nuovo spazio che consentirà agli ospiti e alle loro famiglie di godere dei benefici garantiti dall’approccio non farmacologico, grazie al quale si migliora la qualità della vita di chi ha malattie neurodegenerative gravi.
Il tutto grazie alla stimolazione cognitiva, ovvero la combinazione di esperienze visive, tattili, olfattive che stimolano e rilassano gli ospiti della struttura e i parenti che li visitano, gravati anch’essi dall’esperienza – in questo caso indiretta – della malattia. All’inaugurazione dalla stanza, arredata da Pro Senectute di Curtatone, hanno preso parte la presidente di Fondazione Mazzali Mara Gazzoni, il direttore generale Ilenia Ambrosini e il direttore sanitario Ettore Mutti, per il Rotary i presidenti del club San Giorgio Roberto Bardini e del Nuvolari Lucio Tebaldi oltre a Lorenzo Gaioni e Alberto Mattioli del Distretto 2050. La psicologa del Mazzali Sara Malvezzi ha illustrato i benefici della nuova dotazione, mentre gli Assessori al Welfare Andrea Caprini e alla Famiglia Chiara Sortino hanno portato i saluti del Comune di Mantova. Al termine della cerimonia, don Mauro Zenesini ha benedetto la stanza con un momento di preghiera.
“Esprimo a nome di tutta la Fondazione la gratitudine al Rotary per averci consentito di realizzare questo importante obiettivo – ha detto la Presidente Gazzoni -. Molti sono i progetti che riguardano la nostra struttura, un punto di riferimento per il tessuto cittadino nell’accoglienza e cura dei pazienti anziani. Apprezziamo molto il percorso di collaborazione avviato insieme al Rotary con grande dimostrazione di sensibilità nei confronti dei nostri ospiti e del nostro personale, medico e infermieristico, che ogni giorno dedica competenza e umanità ai nostri anziani. Il nucleo Alzheimer del Mazzali è un fiore all’occhiello che consta già di una serra, molto rara nelle Rsa, oltre al personale altamente specializzato”.
Come Rotary – ha aggiunto Bardini – siamo fieri di essere al fianco di Fondazione Mazzali in questa iniziativa, che rappresenta il connubio perfetto tra innovazione e attenzione alla comunità. Il nostro impegno è volto a garantire che sempre più persone possano migliorare la loro qualità di vita facendo fede alla mission dei Club Rotary: portare del bene nel mondo”.
“Questa stanza – ha affermato Caprini – da un lato testimonia la volontà e lo spirito che ci sono sempre nella Fondazione Mazzali di continuare a migliorare, dall’altro la capacità di costruire relazioni importantissime al fine di realizzare i progetti. Questo è un ambito molto delicato, lavorare con le persone affette da Alzheimer è sicuramente molto impegnativo e faticoso, così come per i famigliari che cominciano a vedere che i loro cari perdono il contatto, si acuisce una distanza che non si riesce più a recuperare. Trovare formule di questo tipo, che abbracciano il paziente e i famigliari, penso che sia assolutamente importante. E’ l’ennesimo tassello che aggiunge qualità e tentativi di costruire benessere per gli ospiti”.
“Ho collaborato con il Rotary su altre progettualità – ha fatto eco Sortino – e li ringrazio per l’impegno costante. Ringrazio la Fondazione che lavorano ogni giorno con gli anziani e le famiglie. Per esperienza pregressa lavorativa ho sperimentato questo tipo di approccio, seppure in un altro ambito nel senso che l’ho vissuto con i bambini affetti da autismo, e ho visto dei risultati straordinari. Credo che anche per le persone anziane possa essere davvero un beneficio importante e da non sottovalutare per la cura e il benessere delle persone. Complimenti per la visione che avete avuto, bravi”.