Messa in sicurezza di Corte Castiglioni, al via l’iter per i lavori da oltre 4 milioni

CASATICO (Marcaria) – Dodici anni dopo il sisma che nel maggio del 2012 l’ha danneggiata al punto da renderla inaccessibile, per Corte Castiglioni di Casatico di Marcaria sembra essere finalmente arrivato il momento dei tanto attesi lavori di messa in sicurezza e ripristino. Un intervento che nel complesso avrà un costo di più di 4 milioni di euro (per la precisione 4 milioni e 152mila euro, con un contributo del Comune di 108mila euro) e il cui iter è stato sbloccato dalla Centrale unica di committenza dei Comuni dell’Oglio Po, che ha dato il via libera alla gara d’appalto.

In che cosa consteranno gli interventi? Anzitutto nella messa in sicurezza degli edifici, fortemente danneggiati dal terremoto, così da poter garantire il ritorno alla loro accessibilità, anche se parziale. L’intervento servirà inoltre per ripristinare le funzionalità delle coperture, anch’esse compromesse nel 2012.

Per poter accedere ai fondi della struttura commissariale, Corte Castiglioni doveva diventare –almeno in parte – di proprietà del Comune di Marcaria. E così lo scorso anno era stato stipulato l’accordo di cessione gratuita con i proprietari, i quali in questo modo avrebbero potuto beneficiare di un’operazione di recupero dello storico immobile complessa e, come si vede, molto onerosa.

Corte Castiglioni fu eretta nel corso del quindicesimo secolo da Baldassarre Castiglione, di origini nobili, e sempre al suo interno nacque l’omonimo nipote che fu poi – ed è tuttora – famoso in tutto il mondo per essere l’autore de “Il Cortegiano”, opera con cui si elencavano i principi-cardine del savoir faire nelle corti europee del Cinquecento. In seguito ai lavori di rimaneggiamento avvenuti nel diciottesimo secolo, Corte Castiglioni appare oggi costituita da diversi cortili che vanno a condurre al centrale palazzo signorile. Del complesso fa parte anche la torre a forma esagonale che, secondo la tradizione, potrebbe essere stata progettata da Giulio Romano.

In virtù della proroga dello stato di emergenza post-sisma fino al prossimo 31 dicembre 2024, Corte Castiglioni ha dovuto finora attendere l’avvio dei lavori di sistemazione in quanto la Soprintendenza ad archeologia e belle arti non l’aveva inserita nel primo elenco degli interventi con elevata priorità.