Monzambano, statua di Massarotto posata in piazza e danneggiata in meno di 24 ore

MONZAMBANO – Nemmeno il tempo di posare la statua e, in meno di 24 ore, era già mutilata di un avambraccio. L’opera, l'”Uomo antropocentrico” realizzata nel 1985 dall’artista cerlonghese Giannino Massarotto, era stata posizionata nella giornata di sabato all’ingresso della Piazzetta delle Arti, luogo-simbolo di Monzambano, a corredo del grande intervento di riqualificazione della piazza compiuto sul progetto dell’architetto Giovanni Zandonella, che risiede in paese da diversi decenni.

L’idea era quella di “svelare” la grande statua in marmo di Carrara al pubblico con un incontro dedicato all’arte nel mese di giugno, “perché di solito si organizzano cerimonie al termine di interventi e lavori pubblici, ma non capita spesso di inaugurare opere d’arte”, spiega Zandonella, che ricorda: “abbiamo lavorato per un anno insieme all’Amministrazione comunale per convincere l’artista, che ha quasi novant’anni e sarà senz’altro rattristato, a farci donare un’opera vera, frutto di due anni di lavoro di un artista del territorio”.

Il danno, secondo Zandonella, è stato perpetrato in pieno giorno e questa mattina l’architetto era sul luogo insieme all’Assessore alle Opere pubbliche e alla Sicurezza Silvano Bompieri – per valutare la situazione, capire come sistemare l’opera e incartare l’arto mutilato “per rendere evidente il danno. Ci sono le telecamere, quindi dovrebbe essere possibile risalire agli autori del gesto. Non so se si tratti di una ragazzata, non importa, la tolleranza ha un limite: questo è un gesto ignobile che danneggia, oltre all’ars, anche l’orgoglio che sottende a questa iniziativa della Pubblica Amministrazione. La vergogna coinvolge anche la comunità”.

Il discorso si estende all’intera Piazzetta delle Arti, luogo di incontro recentemente riqualificato all’interno del quale, ricorda Zandonella, i cartelli che ricordano i contributi da parte di Regione Lombardia sono stati a loro volta oggetto di danneggiamenti: “sono cose volute, gesti stupidi, non si può continuare a far finta di niente”.