SAN MICHELE IN BOSCO (MARCARIA) – La commozione negli occhi del soprano Simona Rais, al termine di uno dei brani magistralmente interpretati sul palco allestito nel parco di Villa Aurelia, racconta più di mille parole ciò che è stata sabato scorso la festa per i 25 anni della struttura di San Michele in Bosco (Marcaria). Il suo sguardo, ancora carico di emozione, si è incrociato con quello del pubblico, ma soprattutto con gli occhi lucidi e pieni di gratitudine degli anziani ospiti della Rsa, letteralmente rapiti dalla magia di quelle note.
Brani che non erano solo musica, ma ricordi, emozioni, frammenti di vita. Le colonne sonore dei film più amati, quelli che avevano accompagnato i loro anni felici, prendevano nuova vita attraverso la voce e la sensibilità dell’ensemble ‘Aria’, applaudito in tutto il mondo per i suoi concerti ispirati al grande cinema. E proprio davanti a tanta partecipazione, a tanta intensità emotiva, Rais non ha saputo trattenere le lacrime. “Non si era commossa nemmeno nelle due serate di gala dell’Academy degli Oscar e voi siete riusciti a farla commuovere qui”, ha scherzato con affetto Martino Crespi, produttore e regista del gruppo musicale, presente in formazione a quattro elementi, che ha ricevuto applausi sinceri e convinti.
Ma sabato a Villa Aurelia gli applausi non sono stati solo per la musica. Sono stati per le parole, per i ricordi, per i legami costruiti. Grande è stata l’emozione nell’ascoltare il presidente Stefano Bonizzato ripercorrere le tappe salienti di questi 25 anni di attività, “ricchi di sfide e di grandi soddisfazioni, con numerosi progetti e investimenti sempre rivolti al continuo miglioramento per il benessere degli ospiti, delle loro famiglie e dei lavoratori”.
Un racconto che ha toccato i momenti chiave della storia della struttura: la prima ristrutturazione, completata nel 2010, la costruzione della palestra, l’estensione del nucleo Alzheimer con il giardino sensoriale, l’impianto fotovoltaico per l’efficienza energetica, fino all’ampliamento del giardino d’inverno, oggi in fase di completamento: tanti interventi, pensati per rispondere ai bisogni reali delle persone che vivono la struttura ogni giorno. Un percorso condiviso con i soci Giorgio Pighi e Danilo Cerpelloni, che insieme a Bonizzato hanno saputo guidare e far crescere Villa Aurelia nel tempo, sempre in stretta sinergia con le sue figure professionali.
Parole sentite anche quelle della direttrice Federica Pancera, che ha voluto ricordare con emozione i suoi 25 anni a Villa Aurelia, sottolineando come siano state proprio le relazioni umane a dare valore e significato a tutto ciò che è stato realizzato. A testimoniare questo legame vivo anche Alma, operatrice sanitaria che lavora nella Rsa sin dall’inizio, e Claudia, un’ospite, che per l’occasione ha scritto una lettera dal forte impatto emotivo. “…Passeggiare nel parco, conversare con gli amici e condividere le giornate insieme aiutano a non sentire il peso del tempo che passa. Tutto questo non sarebbe possibile senza il cuore pulsante della struttura: i suoi operatori. Persone che giorno dopo giorno, con costanza, pazienza e professionalità, si prendono cura di noi, ci ascoltano, sostengono e donano umanità…”.
L’evento, durante il quale è intervenuto anche il presidente della Provincia Carlo Bottani, è stato organizzato con eleganza e attenzione ai dettagli, e ha trasformato il parco di Villa Aurelia in un luogo di festa e condivisione. Familiari, ospiti, operatori ed ex collaboratori si sono riuniti per celebrare insieme un traguardo importante, in un clima autenticamente conviviale. E, come ogni festa che si rispetti, il momento del brindisi è stato accompagnato da una grande torta al cioccolato, simbolo dolce di una storia che non si ferma.
È stato un giorno per ricordare, ma anche per guardare avanti. Perché se 25 anni raccontano un passato fatto di progetti, investimenti e dedizione, il vero cuore di Villa Aurelia pulsa nel presente: in ogni sorriso scambiato, in ogni parola gentile, nei legami che ogni giorno si intrecciano tra chi vive, lavora e visita questa grande casa.