Nuova plateale protesta degli animalisti: letame in piazza Erbe. 10 identificati, 5 denunciati

MANTOVA – Letame in piazza Erbe, proprio di fronte a uno degli stand del Food&Science Festival. Anche nel giorno di chiusura dell’evento, così come era accaduto nella giornata di apertura, gli animalisti mantovani hanno dato vita a una plateale protesta nel cuore della città, proprio all’orario – mezzogiorno – in cui il centro era invaso di turisti e mantovani.

Un gruppetto di attivisti ha sparso del letame nel mezzo della piazza, mentre una di loro con il megafono lanciava messaggi contro gli organizzatori del Festival e i politici che lo sostengono, le cue facce, rappresentate su un grande pannello sostenuto da altri due animalisti, veniva mostrato alle tantissime persone che popolavano la piazza. Il tutto scandito dal coro “Libertà per tutti gli animali”.

Sul posto erano presenti i Carabinieri e la Polizia Locale di Mantova. Agli agenti della Questira è toccato poi identificare gli autori del gesto e a trasportarli in caserma. Dieci gli attivisti identificati di cui cinque sarebbero già stati denunciati.

“La contestazione prende di mira le istituzioni che patrocinano la manifestazione e i colossi che finanziano e organizzano il festival Food&Science, in prima fila per la detenzione e l’uccisione di animali non-umani, lo sfruttamento del lavoro e l’accelerazione della crisi ambientale, climatica e sanitaria – spiegano gli animalisti con una nota – Food & Science è per loro un’occasione di greenwashing e autopromozione, che nasconde dietro una falsa apertura al cambiamento le loro responsabilità gravose rispetto all’ambiente, agli animali e a tutta la società. Paradossale è che a parlare di sostenibilità e biodiversità siano i proprietari di allevamenti intensivi dove “vivono” stipati nei capannoni milioni di animali (ci sono più maiali che essere umani nella provincia di Mantova). Negli allevamenti i cuccioli sono strappati alle madri per andare al macello, e le madri (spesso confinate dentro le gabbie) sono spremute di latte e di uova fino all’esaurimento”.
“Gli stessi allevamenti emettono gas serra (da cui le recenti alluvioni), ammoniaca e altre sostanze tossiche nell’aria, nell’acqua e nel suolo del mantovano. Sono anche i primi responsabili dello sviluppo nei batteri dell’antibiotico resistenza, che provoca migliaia di morti all’anno” conclude la nota.