OSTIGLIA – Sala consiliare di Palazzo Bonazzi gremita ieri pomeriggio a Ostiglia per la presentazione del catalogo della collezione Losa. Si tratta del catalogo figurativo della preziosa collezione ospitata nel Museo della Farmacopea e che prende il nome dal farmacista bergamasco che l’ha raccolta in circa cinquant’anni di appassionata ricerca. E’costituita da forme apotecarie di grande interesse artistico, in vetro, porcellana, maiolica e legno. Acquistata da Regione Lombardia nel 2002 è stata concessa in deposito presso il Comune di Ostiglia nel 2008.
A illustrare il catalogo sono stati Maria Rosa Palvarini Gobio Casali, nota specialista di ceramiche padane medievali e rinascimentali, il Conservatore dei Musei di Ostiglia Iames Tirabassi e il Presidente del Gruppo Archeologico Ostigliese (Gao), Matteo Marangoni. L’assessore al turismo del Comune di Ostiglia Andrea Rivaroli ha introdotto l’incontro che ha visto tra il pubblico anche gli ex sindaci Graziella Borsatti e Carla Salvadori, artefici del museo.
L’obiettivo dell’Amministrazione è di riaprirlo (è chiuso dai giorni del sisma) “all’inizio del prossimo anno” ha dichiarato Rivaroli.
Il valore del museo, con la sua collezione che va dal XVI° al XIX° secolo, è stato rimarcato da Palvarini Gobio Casali mentre Tirabassi ha spiegato che “si lavorerà per realizzare, dopo quello figurativo, anche il catalogo scientifico”. Marangoni ha sottolineato invece l’importanza “per il Gao di essere stato coinvolto nel riallestimento del museo” per il quale Regione Lombardia procederà ad una ricognizione fotografica di tutti i reperti esposti ed alla scansione del materiale d’archivio della raccolta Losa grazie ai fondi di un Bando Pnrr.