VALEGGIO SUL MINCIO – Sono 22mila le presenze registrate in occasione della riapertura di sabato 8 marzo del Parco Sigurtà, con un grandissimo riscontro da parte del pubblico femminile, grazie alla gratuità dell’ingresso riservato alle donne. Molto appezzate le mille mimose firmate Nino Sanremo donate come omaggio floreale alle donne, esaurite in pochi minuti, e le visite guidate gratuite per le visitatrici (gli uomini avevano diritto a un ingresso agevolato pari a 14 euro).
Giuseppe Inga Sigurtà, proprietario del Parco Giardino, ha commentato: “ci fa piacere questo grande riscontro del pubblico per la giornata inaugurale: con lo staff abbiamo fatto in modo di rendere ancora più bello il Parco, lavorando intensamente nei mesi di chiusura invernale: dai lavori di manutenzione delle strade, al ripopolamento dei boschi con 50 nuovi alberi, alla ristrutturazione della cupola lignea del Labirinto, alla piantumazione a mano dei bulbi di tulipano: in particolare abbiamo collocato per la riapertura nelle acque dei Giardini Acquatici e dei Laghetti Fioriti le aiuole galleggianti di tulipani e giacinti, posizionato cassette e fioriere di legno nei viali del Giardino e sul muretto che si affaccia sulla Passeggiata Panoramica per regalare emozione per questa giornata inaugurale”.
Emozione anche con la commemorazione del Sindacato di Polizia (SAP) alla presenza del Questore di Verona in occasione del Memorial Day. La cerimonia, che ha visto la presenza di diversi rappresentanti delle Forze dell’Ordine, si è svolta nella zona dove sorge il Bagolar della Memoria, un albero dalle radici ben piantate nel terreno: un momento per ricordare e onorare il sacrificio di chi ha dedicato la propria vita alla sicurezza e alla giustizia. “Ricordiamo oggi Emanuela Loi, uccisa a soli 24 anni nell’attentato al giudice Borsellino – ha dichiarato Rosaria Amato, Questore di Verona – era una delle prime donne che svolgeva il servizio di scorta e oggi ricordiamo tutte le donne che hanno incontrato la morte lavorando in Polizia. Oggi noi donne strada ne abbiamo fatta tanta dalla riforma del 1981, ma tanta ancora c’è la strada da fare, ma ringrazio questa Amministrazione che offre le opportunità al mondo femminile. Siccome siamo forti possiamo superare le diffidenze” ha concluso il Questore.