Pd: otto progetti per il rilancio infrastrutturale del mantovano

MANTOVA – L’obiettivo è migliorare la dotazione infrastrutturale della provincia di Mantova, sfruttando due opportunità: la discussione, domani e giovedì in Consiglio regionale, per l’approvazione della Legge di Bilancio 2021-2023, e il dibattito aperto sulle risorse del Recovery fund.
Il Partito Democratico, dopo un lungo confronto con i sindaci e i segretari di circolo del partito su tutto il territorio provinciale, culminato in un incontro virtuale molto partecipato attraverso video-call, ha individuato una serie di priorità. Un piano per le infrastrutture condiviso dal segretario provinciale Marco Marcheselli, da Antonella Forattini, consigliera regionale, e da Marco Carra,  componente della Segreteria regionale del partito con delega alle infrastrutture. 

Otto i progetti sui quali, in questa prima fase, si concentrerà l’azione:  tre di questi saranno oggetto di emendamenti alla legge di Bilancio, mentre i cinque rimanenti saranno portati all’attenzione del Consiglio regionale come ordini del giorno. A questi si aggiungono le opere che potrebbero essere finanziate con parte dei fondi del Recovery fund. I tre emendamenti puntano a ottenere le risorse per elettrificare la linea ferroviaria Suzzara-Poggio Rusco, ampliare le Officine Grandi Riparazioni ferroviarie di Sermide (secondo stralcio di lavori), progettare la ciclabile di collegamento a Eurovelo 8 sull’argine Po.  

Gli ordini del giorno riguardano, invece, la costruzione di una bretella che bypassi il traffico della provinciale della Cisa a Borgo Virgilio, la possibilità di finanziare gli investimenti attraverso la BEI (Banca Europea degli investimenti), il riconoscimento dell’Oltrepò mantovano come area interna, l’elettrificazione della linea ferroviaria Parma-Brescia e l’efficientamento degli edifici pubblici e privati. 

“Il nostro impegno, come Partito Democratico, è di affiancare gli amministratori nel sostenere questi progetti  – commenta il segretario provinciale, Marco Marcheselli – puntando su tutte le risorse disponibili e sulla sinergia con Carra e Forattini. Con Antonella Bernardelli, responsabile provinciale del partito per le infrastrutture, abbiamo organizzato una riunione molto partecipata dalla quale sono scaturite moltissime criticità e altrettante proposte per risolverle. Ora più cha mai la nostra provincia ha bisogno di infrastrutture efficienti, che portino investimenti e posti di lavoro e migliorino la qualità della vita delle persone”.

“II Partito Democratico – aggiunge Carra – ancora una volta dimostra di essere vicino ai bisogni dei territori della nostra provincia formulando una serie di proposte di potenziamento delle nostre infrastrutture. Questa è la sfida che lanciamo alla destra mantovana, alla quale chiediamo senza indugi di sostenere le nostre proposte, a partire dagli emendamenti”.

“Si tratta di proposte che nascono dal territorio e per il territorio e che sono state costruite insieme agli amministratori locali della nostra provincia e in alcuni casi, con i nostri vicini consiglieri emiliano-romagnoli – spiega Forattini – tenendo conto delle carenze infrastrutturali di cui il nostro territorio soffre da decenni, ci siamo concentrati principalmente sulle infrastrutture ferroviarie, consapevoli che oggi abbiamo l’occasione inedita di poter sfruttare ingenti risorse europee che vanno in questa direzione. Questa è la vera sfida che non va persa, ecco perché ho puntato soprattutto sul trasporto ferroviario, per migliorare l’impatto ambientale e per essere in linea con quanto finanzierà il recovery fund. Ho però proposto a Regione Lombardia di ricorrere all’uso dei mutui erogati dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) perché potrebbe liberare risorse del recovery fund da destinare su altre infrastrutture”.

I progetti

Per finanziare l’elettrificazione della Parma – Suzzara – Poggio Rusco, che in parte ricade sul territorio lombardo, l’Emilia-Romagna ha già stanziato risorse nel proprio bilancio. “Ritengo opportuno lo faccia anche la nostra Regione – spiega Forattini – per poter anticipare i lavori, dal momento che si tratta di una linea molto sfruttata dal traffico commerciale e che, grazie all’accordo siglato per il potenziamento della stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana, può diventare strategica anche per il trasporto dei pendolari, superando moltissime criticità che attualmente non garantiscono neanche i livelli minimi di efficienza”.

Tra le richieste ci sono adeguati stanziamenti per la progettazione e la realizzazione della bretella per la Strada provinciale della Cisa, che attraversa i centri abitati di Romanore, Cappelletta e Cerese, provocando numerosi disagi. Si tratta di un intervento molto importante, soprattutto per i cittadini di Borgo Virgilio, che da sempre hanno visto nella realizzazione di quest’opera un contributo importante per il decongestionamento del traffico pesante e per il miglioramento della qualità dell’aria, nonché per la grande viabilità del territorio.

Sarà presentato poi un emendamento specifico per le Officine Grandi Riparazioni di Sermide, che hanno bisogno di 4 milioni di euro per ampliare il loro polo produttivo. La Regione Emilia-Romagna ha già stanziato due milioni, mentre la Lombardia non si è ancora espressa. “Speriamo che lo faccia dopo le nostre sollecitazioni – prosegue la consigliera – perché vorrebbe dire mantenere 40 posti di lavoro che in questa zona di forte depressione significano molto”.

Per restare in tema di ‘divario territoriale’, Forattini presenterà, inoltre, un ordine del giorno per chiedere che anche l’Oltrepò mantovano sia riconosciuto come area interna, proprio come l’Oltrepò pavese e le zone montane. Le aree interne sono quelle aree di dimensione sovra-comunale, caratterizzate da isolamento, calo demografico e bassi livelli nei servizi di trasporto pubblico, sanitari e scolastici. Attraverso questo riconoscimento, si innesca un circolo virtuoso che, puntando a un’economia di valorizzazione locale, favorisce lo sviluppo del territorio, rivitalizzandolo per aumentarne l’attrattività e fermare il processo di progressivo spopolamento. “Considerando che nella programmazione 2021-2027 le aree interne individuate all’interno della Strategia Nazionale, in Italia dovrebbero passare da 72 a 140, anche la Regione Lombardia potrà individuarne di ulteriori e il nostro Oltrepò ha le carte in regola, dal momento che gli indicatori ci sono tutti” conclude Forattini.

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