Pegognaga, bocciata la mozione della minoranza sulla sanità ma un accordo non è impossibile

PEGOGNAGA – La diversa ottica d’approccio alle molteplici criticità del sistema sanitario nazionale, aggravate dalle lunghe attese per visite specialistiche, ha portato a Pegognaga la maggioranza, nell’ultimo Consiglio comunale, a bocciare la mozione di RiAttiviamo Pego.

Dalle circostanziate discussioni è apparso evidente che si tratta di una bocciatura formale, giacché entrambi i raggruppamenti riconoscono le croniche e complesse cronicità, rendendo prospettabile in un secondo round una convergenza d’intenti nel sollecitare il governo a trovare equa e sollecita soluzione quantomeno alle problematiche più urgenti. Sulle quali la focalizzazione, che emerge dalla mozione di RiAttiviamo, è nel solco dell’emotività vissuta di chi necessita interventi medici e farmacologici, specie dai più fragili, anziani, persone sole, cronici, bambini, i senza reddito.

Quattro i quesiti sui quali la mozione, letta dalla Capogruppo Viola Messori, «Impegna sindaco e giunta a: sollecitare Regione Lombardia a fornire dati aggiornati sui tempi d’attesa per prestazioni sanitarie; chiarimenti sull’uso del canone d’affitto dell’ospedale Montecchi di Suzzara; sospensione di convenzioni improprie; attivazione di un tavolo territoriale permanente con la partecipazione di istituzioni locali, partiti, sindacati, associazioni cittadine e del terzo settore per il monitoraggio dei ritardi».

Il Sindaco Matteo Zilocchi ha esaminato i quattro punti in ottica amministrativa, basandosi anche su un report di Asst: lunghe attese determinate dalla crescita di domande in certi inappropriate sia da mancata comunicazione delle rinunce, da scarsa disponibilità di risorse economiche e umane. Ospedale Montecchi: i contraenti non sono più quelli del passato, a Fondazione Montecchi è subentrata l’Azienda Ospedaliera Poma e pure nuovo è il gestore; in ogni caso il contratto prevede ammodernamenti e istituzione di nuovi servizi. Convenzioni improprie: non esistono per ragioni legali e pratiche. Tavolo territoriale permanente: proposta inaccettabile e impraticabile, essendo attiva la conferenza dei sindaci, che proprio qualche giorno prima si è riunita per sollecitare il governo ad intraprendere la riforma del sistema sanitario.

La mozione di Riattiviamo Pego quindi è stata approvata solo dalla coalizione di centrosinistra, mentre la maggioranza rappresentata da Civici Uniti ha votato contro, vanificando il voto della minoranza.

Riccardo Lonardi