PEGOGNAGA – «La passione per i trattori d’epoca non cessa. Ma l’età avanza anche per noi, per cui non abbiamo più le energie per presenziare con le nostre attrezzature sulle varie sagre e manifestazioni agricole», dice assai rammaricato Franco Facchini, presidente del Gate, gruppo amatori trattori d’epoca, sorto oltre una quarantina d’anni or sono a Pegognaga.
«Non ci prestiamo più ormai a quasi nessuna esposizione – continua Facchini – ma portiamo avanti con il medesimo entusiasmo d’allora l’idea che inizialmente costituiva una piccola fonte economica per manutenere i trattori, ossia produzione in proprio e vendita di pane casereccio. L’abbiamo trasormanta in fonte di volontariato per piccole contribuzioni. Ossia il ricavato del pane che produciamo di tanto in tanto, non certo al ritmo delle scadenze di un tempo, lo devolviamo ad opere di beneficenza. Contributi vari li abbiamo dati alla Casa del Sole di San Silvestro, alla cooperativa sociale Simpatria a varie altre istituzioni sociali». Per produrre e cuocere su fiere ed esposizioni il pane il Gate si costruì due forni in pietra mobili. Negli eventi straordinari facevano utilizzo anche del vecchio forno di corte Serraglio. «Qualche panificatore si è lamentato – dice amareggiato Facchini – per la nostra attività, ancorché sia saltuaria e volontaria. E’ bene che si sappia che per noi non è affatto fonte di reddito, bensì espressione di volontariato per opere di bene. Proprio la scorsa settimana, abbiamo destinato parte del ricavato del pane prodotto per la sagra di San Lorenzo in agosto, all’opera Pro Massimeno per onorare la memoria del giovane per altro anche nostro volontario, Lucio Montanarini, che ha perso tragicamente la vita sulle Alpi Apuane, durante un’operazione di volontariato». I trattori quindi rimangono in rimessa. Non certo la generosità del Gate.
Riccardo Lonardi