POGGIO RUSCO – Il Comune di Poggio Rusco ha deciso di trasformare l’edificio principale dell’Isolato Tagliaferro, situato lungo la Ss. 12 Abetone Brennero, in una struttura ricettiva pensata per accogliere cicloturisti e promuovere un turismo sostenibile.
L’intervento, finanziato nell’ambito dei Piani organici per la riqualificazione dei centri storici e urbani, si inserisce in una strategia più ampia di sviluppo delle aree interne promossa da Regione Lombardia, con l’obiettivo di rendere il territorio più attrattivo.
Un progetto per valorizzare il cicloturismo
L’Oltrepò Mantovano, di cui Poggio Rusco fa parte, è già attraversato da una fitta rete di ciclovie, come la Ciclovia del Sole e il percorso Eurovelo, ed è inserito nella Riserva MAB UNESCO Po Grande. Tuttavia, l’area non dispone di sufficienti strutture ricettive adatte ai bisogni dei cicloturisti, che necessitano di soluzioni economiche e ospitalità per soggiorni brevi. Per rispondere a questa esigenza, il Comune ha deciso di aderire alla sotto azione 3 del piano regionale sulle foresterie diffuse e ciclofficine, candidando l’edificio come punto di
riferimento per la mobilità ciclistica.
Come sarà organizzata la struttura
Piano terra – Sarà interamente dedicato ai cicloturisti, con la creazione di un bici-grill, dotato di servizi igienici e una piccola cucina self-service dove sarà possibile fare una sosta e consumare un pasto. Sarà allestito un infopoint per fornire materiale informativo sul territorio e una ciclo-officina con possibilità di ricovero biciclette e uno spazio per la manutenzione e riparazione dei mezzi.
Piano primo – Destinato alle associazioni locali, non rientra nei finanziamenti previsti dal progetto.
Piano secondo – Saranno realizzati tre alloggi indipendenti: uno sarà utilizzato come foresteria lombarda, mentre gli altri due saranno destinati a housing sociale.
Grazie a questo intervento, l’Isolato Tagliaferro diventerà un punto di riferimento per il turismo lento e sostenibile, arricchendo l’offerta del territorio e incentivando la scoperta dell’Oltrepò Mantovano attraverso un sistema di mobilità eco-compatibile













