Cronaca 27 gennaio 2025, 15:14

Posata a San Giorgio la pietra d'inciampo dedicata a Pierino Galusi

Posata a San Giorgio la pietra d'inciampo dedicata a Pierino Galusi

SAN GIORGIO BIGARELLO - E' stata posata in tarda mattinata la terza pietra d'inciampo nel territorio comunale di San Giorgio Bigarello. E' dedicata a Pierino Galusi, giovane soldato nativo di Frassino (all'epoca San Giorgio) che come centinaia di migliaia di soldati italiani all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre 1943 decise di non continuare la guerra al fianco dei tedeschi e fu pertanto deportato in Germania, dove morì l'anno dopo all'età di 22 anni.

La storia di Pierino Galusi è stata raccontata in auditorium dalla pronipote Emanuela Benfatti davanti ai parenti, alle autorità cittadine (presenti il sindaco Davide Dal Bosco, la vice Federica Nota e l'assessore Beniamino Morselli) e militari e alle classi prime delle scuole medie appartenenti al vicino Istituto Comprensivo. Gli interventi, tra i quali quello di Eugenio Iafrate, vicepresidente dell'associazione nazionale Ex Deportati di Verona, hanno sottolineato l'importanza di perpetuare il ricordo di quanto avvenuto, anche e soprattutto nelle nuove generazioni, affinché tragedie come queste non avvengano mai più.

E' seguita la cerimonia della posa della pietra d'inciampo sotto il porticato del centro culturale "Frida Kahlo", seguita da un grande applauso di tutti i presenti. A pochi metri di distanza, le classi quinte delle scuole elementari hanno addobbato il grande abete natalizio (che verrà tolto nei prossimi giorni) con tante farfalle gialle di carta, simbolo preso in prestito da una celebre poesia di Pavel Friedman.

"Ogni anno il Prefetto su delega del Presidente della Repubblica - spiega Dal Bosco - consegna ai parenti una medaglia alla memoria degli internati italiani e come amministrazione comunale abbiamo deciso insieme alle famiglie che ogni anno vengono premiate di lavorare con loro per poter portare il ricordo di queste persone anche sul nostro territorio".

LA STORIA DI PIERINO GALUSI

La personalkarte di Pierino Galusi[/caption]

Essendo fabbro, venne impiegato in lavori pesanti, prima a Repten e poi a Cottbus, dove lavorò per l’industria bellica tedesca, assemblando materiali per l’aviazione. Tuttavia, nel 1944, la sua salute venne compromessa dalla tubercolosi, malattia che lo portò alla morte in data 2 maggio 1944. Fu sepolto in un cimitero forestale di Spremberg, dove rimase fino al 1973, quando le sue spoglie furono riportate al Frassino, dove finalmente gli fu celebrato il funerale e dove ricevette una degna sepoltura.

La ricostruzione degli ultimi anni di vita di Pierino Galusi è stata resa possibile grazie agli archivi di Arolsen, un centro di documentazione internazionale che ha permesso di ricostruire la sua storia attraverso documenti, fotografie e testimonianze. La sua vicenda, come quella di tanti altri internati, rappresenta un’importante eredità storica che deve essere tramandata alle nuove generazioni.

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