MANTOVA – Premiare i progetti che promuovono una visione comune di sviluppo sostenibile e coeso, capace di mettere in rete istituzioni, imprese, terzo settore e comunità. E, se possibile, premiare meno progetti, ma di più grande spessore. Con queste linee guida oggi in città è stato presentato il bando dei progetti emblematici promosso da Fondazione Cariplo, Fondazione Comunità Mantovana e Regione Lombardia.
L’esortazione è dunque a unire le forze e collaborare tra realtà del territorio per mettere in campo progetti in grado di fare la differenza, davvero. “Gli “Interventi Emblematici” rappresentano una leva per il cambiamento sistemico, in grado di moltiplicare le opportunità e rafforzare il capitale sociale ed economico sul territorio” ha affermato con un videomessaggio il Presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Azzone.
All’incontro odierno, organizzato per presentare l’edizione 2026 dei progetti Emblematici maggiori, il Presidente di Fondazione Comunità Mantovana Carlo Zanetti ha insistito sulla necessità di fare rete tra le realtà mantovane per non parcellizzare le candidature e ambire a interventi più incisivi. Lo stesso intento è stato rimarcato da Marzia Monelli, membro della Commissione Beneficenza di Fondazione Cariplo, che ha sottolineato come “dalla provincia di Mantova siano pochi i progetti presentati all’ente Milanese, in particolare nei settori dell’ambiente e della ricerca scientifica”, mentre sotto il profilo culturale Mantova continua a presentare numerose proposte.
Successivamente Andrea Rebaglio, Direttore Attività Filantropiche Trasversali e Sfide di mandato, ha chiarito quali sono le criticità prioritarie per Fondazione Cariplo per il 2025-2026: dopo un bando riservato ai Neet, sono in arrivo bandi per la prima infanzia, la disabilità e le carceri, ognuno dei quali ha una dotazione di 20 milioni di euro.
Andrea Trisoglio, Coordinatore del Progetto Fondazioni di Comunità di Fondazione Cariplo, ha enunciato i motivi per cui l’edizione 2026 del Bando emblematici maggiori è stata cambiata. “Tutto nasce da una valutazione critica dei progetti finanziati dal 2013 a oggi” ha spiegato. Sotto la lente la lunghezza dell’iter valutativo, con una media di 495 giorni tra l’invio del progetto e l’esito del bando e le difficoltà a realizzare i progetti, con il 10 % dei progetti vincitori interamente revocati.
Infine Elisabetta Rivolta, Coordinatrice del bando Emblematici Maggiori, ha indicato le due fasi che per la prima volta sono previste nel bando: la prima, con scadenza 26 febbraio, richiede la presentazione di alcuni documenti essenziali. La seconda, con scadenza 29 ottobre, sarà riservata solo ai progetti che hanno superato la valutazione prevista per il mese di giugno.
Il segretario della Fondazione Comunità Mantovana, Franco Amadei, ha rivolto un invito alle associazioni presenti a immaginare insieme come poter rispondere ai bisogni del territorio. Nel contesto dell’evento il Sindaco Mattia Palazzi ha annunciato la partecipazione alla prossima edizione del Bando da parte del Comune di Mantova.