Progest e la sindrome Nimby (non nel mio giardino). Leoni racconta in un libro vicende e retroscena sulla cartiera

Progest: arrivati l'ultimo permesso a costruire e il dissequestro del depuratore. A giorni l'avvio della produzione della cartiera dopo 8 anni di stop

MANTOVA – “Il libro sarà pubblicato grazie a un progetto di crowdfunding e questo anche per dimostrare che ci sono molti cittadini che, non accontentandosi degli slogan ambientalisti, lo ritengono utile”.
A parlare è Giancarlo Leoni, architetto e dirigente della Provincia di Mantova dal 1995 al 2016, che proprio negli ultimi mesi della sua attività a capo dell’Area Programmazione, Pianificazione Territoriale e Trasporti di Palazzo di Bagno, ha firmato il via libera alla voltura dell’Aia da Burgo a Cartiere Villa Lagarina (Gruppo Pro-gest) ed era stato per questo anche indagato con l’ipotesi di abuso d’ufficio. Accusa poi completamente caduta con l’archiviazione dell’indagine che ha messo in luce invece il comportamento assolutamente corretto e trasparente di Leoni.
Ma di che libro parla l’ex dirigente provinciale? Il volume si intitola “Mantova Nimby: il caso cartiera e le patologie delle istituzioni” e, come già dice il nome, parla delle vicende della “fabbrica sospesa” per decenni simbolo dello sviluppo del territorio virgiliano e da qualche anno al centro del dibattito politico del capoluogo.  A scriverlo è stato proprio lui, Giancarlo Leoni che parte dal titolo e spiega come “il libro presenti “dati, motivazioni e dimostrazioni che svelano i trucchi messi in campo per giustificare gli effetti della sindrome di Nimby (Not in my back yard, non nel mio giardino”) per cui “meglio spostare i problemi in casa d’altri”, aumentando così il danno ambientale” .
Si riferisce alla mancata realizzazione dell’inceneritore?
Certo la Valutazione di impatto ambientale (Via) rilasciata al nuovo progetto senza inceneritore ha tenuto conto solo delle emissioni in loco, senza una valutazione complessiva degli effetti esterni. Bisognerebbe invece far valutare la catena del prodotto e i suoi effetti complessivi. E’ una pia illusione pensare che qualcosa che verrà bruciato a Brescia e uscirà da quei camini non ricadrà poi anche sulla nostra testa.
Perché nel titolo parla di patologie delle istituzioni?
Per le giravolte e le contraddizioni politiche che hanno caratterizzato la vicenda cartiera e la storia dei procedimenti a questa collegati con valutazioni anche molto diverse tra loro espresse da alcuni enti a distanza solo di un anno all’altro. Insomma sono state raccontate storie molto diverse fra loro.
Questo perché sarebbe accaduto?
Per quello che nella spiegazione del progetto del libro ho chiamato allarmismo per il consenso politico. C’è stato a mio avviso un sistema di pressione politica che si è riversato sulla Pubblica Amministrazione.
E’ un libro dunque di contestazione?
No, innanzitutto è un libro di ricostruzione storica visto che parte addirittura dalla nascita della cartiera nel 1901 e ne analizza poi i cicli produttivi. Ed è un libro che può creare un dibattito, per chi appunto non si accontenta di quanto viene propinato attraverso degli slogan.
Una volta raccolti i fondi, il volume verrà pubblicato dalla casa editrice Sometti di Mantova. L’obiettivo è di arrivare a 5 mila euro, ad oggi la raccolta è arrivata a 1.107 euro. E’ fiducioso? Assolutamente si perché ci sono tanti gruppi in questa città che vogliono capire meglio cosa è ruotato intorno a questa vicenda.

Per partecipare al crowdfunding per il libro: https://www.produzionidalbasso.com/project/mantova-nimby-il-caso-cartiera-e-le-patologie-delle-istituzioni/

 

 

 

 

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