“In Russia hanno votato, ne prendiamo atto. Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine di un convegno sul trasporto pubblico locale a Milano a proposito delle elezioni in Russia, che hanno decretato la vittoria di Vladimir Putin. “Io quando le perdo – ha continuato Salvini – cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta. Ci sono state delle elezioni, prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l’anno della pace”
Le parole di Salvini vengono bocciate inesorabilmente sui social. E’ quanto emerge da una ricerca realizzata in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, attraverso Human, la propria piattaforma di web e social listening realizzata interamente con algoritmo a base semantica italiana. Le emozioni più associate alle dichiarazioni del leader della Lega sono rabbia al 52%, indignazione 20% e tristezza 10%. C’è da segnalare anche un ‘hate speech’, ovvero un linguaggio offensivo, molto alto sulle pagine social di Salvini, associabile al 32% dei commenti, anche qui una percentuale record.
Di tutt’altro tono le dichiarazioni del vice premier e ministro degli esteri Antonio Tajani: “Mi preoccupa che qualche leader europeo parli – come se fosse naturale – di esercito, di guerre, di militari da mandare a combattere perché la terza guerra mondiale è l’ultima cosa che voglio lasciare in eredità ai miei figli, mi riferisco evidentemente a Macron. Sono il ministro degli Esteri e ho espresso la mia posizione” sul voto in Russia “ieri sera”.
“Non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto ho detto”, ha aggiunto Tajani ricordando che “le elezioni sono state caratterizzate da pressioni forti e anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio, abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un’elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi“.
Le reazioni della politica
“Salvini, ti suggerisco di ripassare le basi. Quando un popolo vota nel contesto di una democrazia liberale – libertà di espressione, associazione, stampa e magistratura indipendente – il risultato va riconosciuto. La democrazia senza stato di diritto non esiste. La Russia è una dittatura e le elezioni sono una farsa. Punto”, scrive Carlo Calenda su Twitter replicando a Matteo Salvini sulle elezioni in Russia.
“Salvini dice di aver apprezzato l’esito delle elezioni russe. Il vice premier del nostro Paese dice che ‘quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde”. Chiedo a Salvini: va bene quindi votare con le urne trasparenti e i militari che controllano il voto nei seggi? Sono curioso di conoscere la sua risposta e di sapere se i suoi alleati di governo la pensano alla stessa maniera”, dice il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.