Rauti a Mantova con i candidati FdI: “con il centro destra in Lombardia forte sinergia col Governo”

MANTOVA – Infrastrutture, sanità, Tibre, Mantova-Cremona, lavoro, desertificazione, ma anche la finanziaria e la guerra in Ucraina: questi i temi al centro dellincontro che si è tenuto questo pomeriggio nella sede del comitato elettorale di Fratelli d’Italia, alla presenza del sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti. Eletta nel 2018 nel collegio mantovano, e poi nel 2022 nell’Uninominale Lombardia 4, viene descritta dai suoi come una parlamentare che è sempre stata presente facendo sentire la sua vicinanza agli amministratori locali.

“Nel 2018, il partito lottava per arrivare al 3%, oggi la situazione è diversa – commenta Rauti – noi puntiamo a riconfermare la Lombardia e a strappare il Lazio alla sinistra. Questo ci permetterebbe di fare le cose che non siamo riusciti a fare prima. Siamo qui oggi con gli stessi problemi del 2018, ma ora spero che il Governo possa iniziare a risolverli”.

Impossibile non tracciare un primo bilancio dei quasi 100 giorni di Governo Meloni. “Questo è un Governo politico votato dai cittadini – commenta Rauti – il primo dopo una serie di Governi che non erano né politici né tecnici. Siamo un governo di coalizione, eletto come coalizione e che governa come coalizione, abbiamo delle differenze ma con una visione di sistema sulle cose importanti. La finanziaria per esempio? Abbiamo fatto una finanziaria politica a sostegno delle fasce deboli, per 2/3 dedicata al caro bollette e il resto per il cuneo fiscale e interventi di carattere sociale. Tutto perfetto? No, e lo sappiamo, ma oggi si poteva fare questo, sappiamo che c’è molto altro da fare e lo faremo”.
Sul piatto ci sono il decreto sulle Ong, gli interventi sulla sanità, da sottolineare anche gli ottimi rapporti che il Governo ha a livello internazionale, “il tema dei migranti che arriva in Europa ne è un esempio – continua la Rauti – fino ad ora si era sempre dato per scontato che era l’Italia a dover accogliere”. Tra le priorità l’autonomia energetica e la possibilità che l’Italia diventi un hub per l’Europa nel mediterraneo per lo scambio energetico.

“Il Governo fa provvedimenti nell’ambito di una visione – dice Rauti – ma abbiamo bisogno di un Governo di legislatura per poter fare. Confermare il centro destra in Lombardia fa parte di una partita più ampia quindi”.
E sulla questione del sistema anti missile da inviare in Ucraina che dovrebbero partire dalla caserma virgiliana del 4° missili? “ Le anticipazioni dicono che nel 6° pacchetti di invii ci saranno anche dei sistemi anti missile, si parla dei Samp-T – commenta il sottosegretario – ma anche aiuti umanitari e gruppi elettrogeni. In Italia ne abbiamo cinque, certo è che non possiamo restarne sguarniti noi”.
Notizia infondata, invece, quella dell’invio di Droni anti drone, i cosiddetti droni fantasma.

“Se la Lombardia resterà al centro destra avremo una sinergia completa tra Governo- Regione e Provincia e a questo punto sarà un Governo del fare, non ci saranno più scuse e si potrà iniziare a lavorare” – commenta Alessandro Beduschi, candidato alle regionali.

D’accordo con questa visione anche il numero uno di Palazzo di Bagno, Carlo Bottani: “Con la continuità della Regione al centro destra, il Governo e la Provincia abbiamo davvero la possibilità di dare al territorio una stabilità importante”.

L’accusa che si fa spesso e che la Lombardia è sempre stata Milano-centrica “ certo, e credo che sia normale visto che Milano è il centro industriale ed economico della regione, ma anche i mantovani hanno le loro colpe, non sono mai stati coesi sulle proposte, e ora c’è la possibilità di cambiare, visto l’appoggio del Governo” conclude Beduschi.

E se la sanità ha sicuramente bisogno di più attenzione non si può non considerare che contratti per chi lavora in sanità, dipendono da Roma, così come il numero chiuso delle università, da qui la risposta a chi accusa la destra in Lombardia di non aver fatto abbastanza.
Altro punto fondamentale l’agricoltura e salvaguardia dei prodotti italiani
“Appare chiaro che sia necessario avere una cabina di regia e un progetto unitario” – interviene l’altra candidata Paola Carreri.

Tra i temi toccati anche quello delle Rsa, dei posti letto che a Mantova sono la metà di quelli di Cremona, nonostante la provincia virgiliana sia più grande e con più abitanti, ma anche il ponte di San Benedetto e le infrastrutture in generale, che non sono solo strade, ma si portano dietro anche aziende e lavoro.
“Chiunque di noi 4 vada in Regione, Carreri, Bulbarelli, Beduschi o Gozzi (oggi non presente all’incontro) arriva dalla scuola di Giorgia Meloni, una donna preparata, che studia e che da sempre risposte alle domande che le vengono fatte, su qualsiasi argomento – spiega la candidata Paola Bulbarelli.

Da ricordare che per votare, questa volta, non basta segnare il simbolo, ma bisogna scrivere a fianco il nome dando quindi la preferenza.