Recovery Fund: all’Italia 209 miliardi di euro: “Grande risultato, ma risorse per agricoltura sono in calo”

MANTOVA – “L’approvazione del Recovery Fund rappresenta un grande risultato non solo per l’Italia, ma per tutta l’economia europea, un passo fondamentale per il sostegno all’occupazione e la salvaguardia del mercato unico” ha commentato il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi, a poche ore dall’annuncio dell’accordo per il piano straordinario di aiuti post Covid-19, con l’Italia che avrà a disposizione oltre 200 miliardi di euro (209 la cifra esatta), il 28% dei fondi totali a disposizione in Europa.

“Fondi che saranno preziosi per alimentare la ripartenza – prosegue Cortesi – e che dovranno essere utilizzati con attenzione e puntualità”.

Facendo un rapido conto le risorse assegnate alla Pac 2021-2027 aumentano rispetto alle proposte originarie della Commissione Ue del maggio 2018, ma saranno inferiori a quelle a disposizione per il periodo in scadenza a fine 2020.

” Il cosiddetto processo di convergenza esterna – spiega Cortesi – punta a distribuire tra gli stati membri i contributi per le imprese agricole. Un principio al quale siamo contrari, dato che l’agricoltura italiana, per qualità e sicurezza, vale certamente di più rispetto a quelle di tanti altri paesi”.

“L’intesa raggiunta in Europa sul Recovery Fund ha forse aperto la strada a una nuova Europa – spiegano da Confai Mantova – vogliamo sperare, con ottimismo, nell’ottica della solidarietà economica e sociale”.

La Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani e Confai Mantova auspicano che, pur secondo esigenze nazionali indipendenti, l’Unione europea trovi la convergenza su politiche di rafforzamento della sovranità alimentare comunitaria, tema che è ritornato alla luce con urgenza nella fase di lockdown per la prevenzione da Covid-19.

“Ciascun Paese, Italia compresa, dovrà fare la propria parte – commenta il presidente di Confai Mantova Marco Speziali – cercando di coniugare, per la propria specifica agricoltura, gli aspetti di sostenibilità economica, ambientale e sociale a strumenti innovativi in grado di garantire maggiore produttività, nell’ottica di sostenere un obiettivo comune”.

Anche il settore di meccanizzazione agricola – sottolinea il vicepresidente di Cai, Sandro Cappellini, e  direttore di Confai Mantova – dovrà poter rientrare nelle nuove politiche di rilancio dell’agricoltura, essendo il contoterzismo professionale la leva per raggiungere gli obiettivi della sostenibilità, moltiplicare il valore aggiunto dei prodotti agricoli e per innescare economie di scala a vantaggio delle piccole e medie imprese”.