MILANO – “Esprimo grande soddisfazione per il voto favorevole del Consiglio Regionale Lombardo alle 6 proposte di referendum sulla giustizia giusta. Sei quesiti particolarmente importanti per la nostra società, che mirano ad eliminare storture e sono finalizzati al conseguimento di un sistema giudiziario più equo per tutti”.
Così il consigliere regionale della Lega Alessandra Cappellari, presidente della Commissione Affari istituzionali del Pirellone, che prosegue: “La prima proposta di referendum approvata oggi al Pirellone riguarda l’abolizione del decreto Severino, che penalizza gli amministratori locali e non rispetta il principio sacrosanto della presunzione d’innocenza, imponendo la decadenza dalla carica politica in presenza anche solo della condanna di primo grado, senza tener conto degli eventuali altri gradi di giudizio». «Il secondo quesito», continua Cappellari «riguarda la responsabilità civile dei magistrati. In Italia chi sbaglia paga ed è un principio che vale per tutte le categorie salvo che per i magistrati: la proposta di referendum chiede che i magistrati siano equiparati agli altri dipendenti pubblici e che rispondano degli atti posti in essere con dolo o colpa grave ».
« «Gli altri quattro quesiti – afferma il consigliere regionale – riguardano la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, per mettere un freno allo strapotere delle correnti politiche nella magistratura; l’equa valutazione dei magistrati, che conferisce ai membri laici del Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione e dei Consigli giudiziari il potere di discussione e delibera anche nelle materie afferenti la valutazione dei magistrati, ad oggi riservate ai membri togati, ossia ai magistrati stessi; la separazione delle carriere, che significa mettere un freno al sistema delle porte girevoli per ruoli e funzioni; il limite agli abusi della custodia cautelare, una piaga tutta italiana che vede migliaia di persone incarcerate senza processo».
«I quesiti referendari sono fondamentali per tutelare la nostra democrazia. L’azione della Lombardia e delle altre Regioni che decideranno di approvare i quesiti si affianca all’opera di raccolta firme già in atto che prosegue senza sosta in tutto il Paese. L’obiettivo di riformare la Giustizia – conclude Cappellari – è essenziale e l’impegno della Lega è massimo sia nelle piazze con la raccolta firme che nei Consigli delle Regioni a guida centro destra».