PEGOGNAGA – No al rinnovo della cooperazione militare dell’Italia con Israele. Lo chiedono con forza i Consiglieri comunali Viola Messori, Alessandra Tellini, Teresa Morbio e Dario Gorrieri di RiAttiviamo Pego.
«Il nostro gruppo – spiegano – ritiene inaccettabile che l’Italia continui a mantenere in vigore il Memorandum d’intesa del 2003 con Israele sulla cooperazione militare, il cui rinnovo automatico è previsto nell’aprile 2026 e che, come denunciato da giuristi, istituzioni internazionali e organizzazioni umanitarie, rischia di tradursi in un sostegno implicito a gravi crimini di guerra e contro l’umanità A Gaza, il governo Netanyahu sta utilizzando la fame come arma di guerra, bloccando gli aiuti umanitari e violando in maniera palese il diritto internazionale».
A tale scopo la coalizione di centrosinistra, con «una mozione urgente che verrà presentata nel prossimo consiglio», invita Sindaco e Giunta ad «attivarsi nei confronti del Governo italiano per chiedere azioni concrete contro il genocidio in corso a Gaza da parte del governo d’Israele». Il comunicato stampa dei consiglieri afferma: «il nostro gruppo ritiene inaccettabile che l’Italia continui a mantenere in vigore il Memorandum d’intesa del 2003 con Israele sulla cooperazione militare, il cui rinnovo automatico è previsto nell’aprile 2026 e che, come denunciato da giuristi, istituzioni internazionali e organizzazioni umanitarie, rischia di tradursi in un sostegno implicito a gravi crimini di guerra e contro l’umanità. A Gaza, il governo Netanyahu sta utilizzando la fame come arma di guerra».
Prosegue: «Il Consiglio comunale di Pegognaga già nel dicembre 2024 aveva espresso l’unanimità per una richiesta al Governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina e di agire in tutte le sedi diplomatiche e istituzionali per fermare l’occupazione e sostenere una soluzione di pace basata sul principio “due popoli, due Stati”. Con questa nuova mozione chiediamo a Sindaco e Giunta di sollecitare il Governo a denunciare formalmente il Memorandum del 2003, sospendere ogni accordo militare con Israele e di farsi promotore di un cessate il fuoco immediato, di una soluzione politica che ponga fine all’occupazione dei territori palestinesi e della liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas; a sospendere ogni forma di cooperazione militare, tecnologica e logistica con Israele fino alla cessazione delle violazioni del diritto internazionale; a sostenere con forza l’accesso immediato agli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e le missioni di solidarietà internazionale, come la Global Sumud Flotilla. Noi crediamo che il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’impegno per un processo di pace equo e giusto siano oggi condizioni imprescindibili per garantire sicurezza, convivenza e futuro sia al popolo palestinese che a quello israeliano».
Riccardo Lonardi