MILANO – Il ritorno dalle ferie estive non segna solo la ripresa dell’attività politica, ma anche l’avvio di un rimpasto nella Giunta regionale lombarda guidata da Attilio Fontana. Dopo mesi di voci, trattative e tensioni interne alla maggioranza, i tempi sembrano maturi per un cambio di pedine che potrebbe favorire il territorio bresciano. Il nome più caldo in queste ore è quello di Debora Massari, imprenditrice bresciana e volto noto della TV accanto al padre Iginio, maestro pasticcere di fama internazionale. Attiva nell’azienda di famiglia, Debora Massari sarebbe pronta a rinunciare alla delega al marketing per evitare possibili conflitti di interesse in caso di ingresso ufficiale in Giunta, dove andrebbe a ricoprire il ruolo di assessora al Turismo, attualmente affidato alla mantovana Barbara Mazzali.
L’operazione – tutt’altro che semplice – sarebbe figlia di dinamiche interne a Fratelli d’Italia, partito in cui non mancano correnti e attriti. Mazzali, residente a Porto Mantovano, eletta per la prima volta nel 2018 e riconfermata nel 2023, è espressione dell’area politica legata al ministro Daniela Santanché. Ma proprio le vicende giudiziarie che hanno coinvolto quest’ultima sembrano aver innescato una fase di riorganizzazione interna al partito, anche in Lombardia. Il possibile ritorno di Mazzali in Consiglio regionale comporterebbe la decadenza di Giorgio Bontempi, altro esponente bresciano di Fratelli d’Italia, subentrato proprio dopo la nomina di Mazzali in Giunta. Per lui, tuttavia, si parla di un possibile incarico da sottosegretario alla Presidenza della Regione, a compensazione della perdita del seggio. La nomina di Massari – che entrerebbe in quota tecnica e senza una tessera di partito – sarebbe sostenuta da legami personali e politici solidi: non solo la storica vicinanza della famiglia a Fratelli d’Italia, ma anche rapporti consolidati con Arianna Meloni, sorella della premier. I segnali di un cambio imminente ci sono tutti: al Pirellone si mormora che Debora Massari abbia già iniziato ad allestire una propria segreteria politica, pronta a essere operativa fin da subito.