MANTOVA – “Un fine settimana in centro all’insegna delle risse e violenze. Non si può andare avanti così con la microcriminalità, le comunità non reggono. Bisogna intervenire subito, anche inviando reparti dell’esercito se necessari”. Lo dice Luca De Marchi candidato sindaco per la Lista De Marchi per Mantova che si rivolge al Prefetto per chiedere l’impiego delll’esercito per tentare di garantire la sicurezza nel capoluogo così come avviene con il progetto “Strade sicure” e chiede che anche il sindaco Mattia Palazzi si adoperi in tal senso con il Prefetto.
L’ex consigliere comunale di Mantova lamenta “la scarsa sicurezza che si respira nella città”, e si dice pronto dunque “a chiedere l’intervento dell’esercito per combattere l’emergenza della microcriminalità che da anni attanaglia il centro del capoluogo .
“Siamo divertiti e sorpresi di leggere la posizione da parte del sindaco che dichiara telecamere e interventi, soprattutto dopo che, per anni, le politiche del Partito Democratico, cui Palazzi appartiene, hanno favorito a livello locale, regionale e nazionale un’accoglienza indiscriminata e pericolosa. Si è creato un conflitto sociale insostenibile, una guerra tra poveri per i diritti sociali e, cosa gravissima, un enorme problema di sicurezza.
Mantova sta vivendo da anni un clima di insicurezza insostenibile”.
De Marchi ricorda come da molto tempo dia voce ai timori e ai disagi della cittadinanza, che “paga sulla propria pelle le pessime scelte del proprio primo cittadino. Solo un dubbio sorge spontaneo: è davvero singolare che Palazzi se ne sia resa conto soltanto ora” sottolinea l’ex consigliere comunale.
Intanto inizia a delinearsi la lista di De Marchi per la corsa a sindaco. L’ex consigliere, che al momento dell’annuncio della sua candidatura la scorsa primavera aveva definito la sua una “lista civica ma completamente di destra”, annuncia che il “Patto per il Nord” con il segretario federale Paolo Grimoldi appoggerà la sua corsa a primo cittadino. Proprio sabato prossimo, De Marchi infatti interverrà in occasione del congresso costitutivo del movimento in programma a Treviglio (Bergamo).
















