RONCOFERRARO – Una serata, quella del 13 ottobre scorso, all’insegna dell’innovazione e della riflessione sul futuro tecnologico ha riunito i Club Rotary del Gruppo Manto del Distretto 2050 presso la suggestiva cornice di Villa Cavriani. L’incontro, dal titolo “Intelligenza artificiale, robotica, automazione e guida autonoma: quali prospettive per il futuro?”, ha visto la partecipazione di numerosi soci e rappresentanti istituzionali, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la consapevolezza su temi di grande attualità e impatto sociale.
A guidare la serata è stato Marko Bertogna, docente ordinario all’Università di Modena e Reggio Emilia e direttore del laboratorio HiPeRT, specializzato in sistemi embedded e tecnologie per l’automazione. Bertogna ha condiviso con il pubblico la sua esperienza accademica e imprenditoriale, raccontando la nascita della sua startup nel 2012, oggi cresciuta fino a impiegare oltre 80 persone, attiva nei settori della robotica, automazione dei processi e intelligenza artificiale applicata.
L’iniziativa è stata promossa dal presidente Gabrio Guerresi del Rotary Club Mantova San Giorgio, capofila dell’evento, e ha visto la partecipazione dei presidenti Laura Formigoni, Stefano Lorelli, Nicola Bernini, Nicolò Manuini, Mauro Panisi e Francesco Sassi, a testimonianza dell’interesse trasversale che il tema suscita all’interno del mondo Rotary.
Durante il suo intervento, Bertogna ha sottolineato come il primo impatto dell’intelligenza artificiale possa generare timori e resistenze, ma ha invitato a superare le barriere psicologiche per abbracciare una visione evolutiva e costruttiva della tecnologia. «La ricerca è in continua trasformazione – ha affermato – e solo attraverso la comprensione e l’applicazione consapevole delle innovazioni possiamo migliorare concretamente la qualità della vita».
Il relatore ha illustrato le attività del suo gruppo di ricerca, che collabora con importanti aziende automobilistiche di Modena, focalizzandosi sulla guida autonoma e sull’ottimizzazione dei processi logistici. Ha evidenziato come la robotica trovi applicazione in ambiti sempre più vasti: dalla manifattura agricola (aratura, semina, coltivazione) alla difesa, dal trasporto intelligente fino alla Formula 1 Challenge.
Bertogna ha inoltre sollevato una riflessione critica sull’ecosistema digitale, sottolineando come molti dei software social comunemente utilizzati siano controllati da poteri politici stranieri, e come sia necessario investire in soluzioni europee per garantire autonomia e sicurezza.
Nel confronto con gli Stati Uniti e la Cina, l’Italia risulta ancora in ritardo nello sviluppo della guida autonoma, frenata da burocrazia, carenza di investimenti e infrastrutture non adeguate. «Serve una visione lungimirante e una sinergia tra ricerca e impresa – ha ribadito Bertogna – per costruire un futuro tecnologico sostenibile e competitivo».
L’incontro si è concluso con un auspicio collettivo: promuovere una cultura dell’innovazione consapevole, capace di affrontare le sfide del presente e di progettare soluzioni per il domani. I Club Rotary mantovani si confermano così laboratori di pensiero e confronto, aperti al dialogo tra scienza, società e territorio













