Saviatesta, manca la convenzione per il NeoLu. Rondelli: “Raduno a rischio, Milella pronto a dimettersi”

MANTOVA – La turbolenta estate del Saviatesta Mantova Calcio a 5 fa registrare, l’ennesimo, spiacevole colpo di scena. La telenovela legata agli accordi per l’utilizzo del NeoLu con la nuova società a cui è stata affidata la gestione, la High Five, non si è ancora
risolta. Se anche grazie alla mediazione del Comune di Mantova, nella figura di Stefano Simonazzi, il club virgiliano sembrava aver risolto il problema del numero di ore e degli orari a disposizione ecco che, a poco più di 24 ore dal raduno della squadra, arriva un ulteriore intoppo. La High Five non ha ancora trasmesso al Mantova Calcio a 5 la convenzione necessaria per iniziare ad usufruire del palazzetto. Se anche la società dovesse riceverla nella giornata di lunedì, tale convenzione dovrebbe passare il vaglio dei legali biancorossi. Modi e tempi che stridono con la necessità del Saviatesta di dare il via alla propria stagione, già in ritardo sulla tabella di marcia rispetto ad altre formazioni che militano nel campionato di serie A.

Durissimo lo sfogo del Direttore Generale Cristiano Rondelli: “E’ una situazione inaccettabile e vergognosa. Sono mesi che, unitamente alle difficoltà nell’allestire una squadra all’altezza del massimo campionato, stiamo battagliando per trovare la quadra con il nuovo gestore per l’utilizzo del NeoLu. Prima la condivisone con il pattinaggio e la ginnastica, poi la
difficoltà ad ottenere le ore necessarie nonostante l’addio dell’Airone e adesso la
questione della convenzione. Ad oggi non ci sono le condizioni per iniziare la
nostra annata.

La High Five – prosegue Rondelli – sembra stia facendo di tutto per metterci i bastoni fra le ruote. Dopo aver trovato la quadra sugli orari, anche grazie all’intervento del Comune, ecco che ci ritroviamo l’ennesimo problema da affrontare. Non siamo ancora entrati al palazzetto per controllare la situazione e sistemare quanto necessario per iniziare la preparazione. Ma al gestore questo non sembra importare. Di sicuro la società non è disposta a firmare una
convenzione “alla cieca” che sarebbe poi vincolante per la nostra attività. E’ una situazione snervante per i dirigenti ma anche e soprattutto per i giocatori e per il tecnico Milella, che sarebbe addirittura pronto a dimettersi se la situazione non dovesse risolversi a strettissimo giro. Non sono assolutamente certo che entro lunedì la situazione possa risolversi. Ad
oggi, ripeto, la squadra non credo possa radunarsi per iniziare l’attività”.

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