“Sign of the Times 2024”: chiude la prima parte del progetto sull’arte giovanile

MANTOVA – Dopo il successo dello scorso anno scolastico, l’edizione 2024 di “Sign of the Times” prende forma con nuovi laboratori per dare voce alle istanze creative dei giovani. Ideato dal consorzio di cooperative culturali Pantacon, in collaborazione con il Comune di Mantova e inserito all’interno del progetto Giovani CO-protagonisti promosso dalla Rete PCTO/Alternanza provinciale e sostenuto da Fondazione Cariverona, il progetto si configura come un percorso di ricerca e creazione artistica che parte dall’osservazione dei “segni” della città, graffiti antichi e contemporanei, iscrizioni e decorazioni che “segnano” i muri e le vie di centro e periferia.

Alla terza edizione del progetto partecipano la 3LA del Liceo Artistico Giulio Romano, con referente la prof.ssa Lina Bianchi, un gruppo classe del Liceo Scientifico Belfiore coordinato dalla prof.ssa Rosa Balistreri e, per la prima volta dagli esordi del progetto, l’Istituto Pitentino, con la 3A TUR con referente la prof.ssa Cristina Mantovani e il Liceo Virgilio, con un gruppo classe coordinato dal prof. Paolo Ceriani.

Il progetto, che vuole dare modo ai ragazzi della scuola secondaria superiore di comunicare le proprie “urgenze” attraverso le tecniche della street art, ha visto già nel mese di febbraio concludersi la prima fase: i ragazzi sono stati accompagnati alla scoperta dei “segni” sui muri della città di Mantova. Muri come quelli del Centro storico della città dove sono presenti iscrizioni medievali e insegne liberty, oppure come quelli del quartiere di Lunetta in cui da anni ormai le facciate dei palazzi ospitano opere di street art realizzate nell’ambito del festival “Without Frontiers – Lunetta a Colori”.

Successivamente, gli studenti e le studentesse rielaboreranno le idee, rifletteranno su quale messaggio lasciare loro stessi in eredità alla città e progetteranno il proprio “segno” con l’artista Federico Bassi (che li istruirà sulle tecniche della street art), con i professori e gli operatori di Charta e Pantacon nelle rispettive sedi scolastiche.

Il Creative Lab di Mantova sarà la sede finale dove le idee troveranno realizzazione, dove finalmente i giovani coinvolti si “sporcheranno” le mani, restituendo il tutto su pannelli specificatamente predisposti.

Il 18 maggio 2024 i lavori, realizzati su pannelli di 2×3 metri, saranno svelati nel cortile della Biblioteca Baratta, nell’ambito di un evento che prevede musica e performance ideate dai ragazzi e ragazze delle classi coinvolte. I quattro nuovi pannelli andranno così ad affiancarsi agli otto già presenti dalle passate edizioni del progetto.

Si vuole in questo modo sensibilizzare i giovani a osservare la città con uno sguardo nuovo, pronto a identificare i segni urbani, come le scritte spontanee sui muri, le iscrizioni medievali, le opere di street art e altro ancora.

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