Smart working: pigiama e tuta spodestano tacco 12 e tailleur, creando problemi anche alla salute

Lavorare da casa è sicuramente una comodità, soprattutto durante le fredde e piovose giornate invernali, ma non è tutto oro quello che luccica. Dietro alla comodita di un pc sul divano o addirittura sul letto, si nascondono alcuni inconvenienti, come ad esempio mal di schiena e problemi di postura.

E questo vale tanto per lo smart working che per la dad. Lavora o studiare dal letto o dal divano non aiutano il nostro fisico: perdita di tonicità muscolare dovuta alla mancanza di attività fisica e la postura sbagliata, dolori e malanni alle articolazioni. Effetti anche sulla anche sulla qualità del sonno che per essere ottimale prevede una giornata più attiva.

Cambiano anche gli acquisti, non uscendo di casa pigiama e tuta fanno da padrone, mentre il tacco 12 lascia il posto a calde e comodo ciabatte. Giacche, cravatte, camicie, tubini e scarpe, aspettano impazienti negli armadi nuove occasioni per tornare ad uscire.

Si stira di meno e si è entrati nella modalità: lavo – asciugo- indosso, e si mangia di più con il frigo sempre a portata di mano. C’è anche però chi, alla forma fisica non ha voluto rinunciare e ha trasformato casa propria in una palestra. Boom di vendite infatti per le attrezzatura sportive: pesi, accessori per il fitness, tappetini e attrezzature per lo yoga, ma anche cyclette e tapis roulant.

E per lavorare meglio, in crescita anche la richiesta di monitor per computer, tastiere e mouse e sedie da ufficio (per chi decide che il tavolo è sempre il miglior alleato della propria schiena), crollo invece per valigeria, borse, e tutto quello che serve per viaggiare -80% di acquisti.

Salgono anche gli acquisti tecnologici legati al cibo: macchine per il pane, friggitrici, e robot da cucina, perchè il primo lockdown ci ha insegnato anche a fare il pane in casa.