Mantova, stabilizzazione lavoratori del Tribunale, mozione approvata in consiglio. La minoranza si astiene

MANTOVA – E’ passata anche se con l’astensione della minoranza la mozione urgente sulle misure a sostegno del sistema giudiziario nazionale e del Tribunale di Mantova presentata dai consiglieri Francesco Rossi, Bassi, Grazioli, Bondioli Bettinelli, Vezzani, Rosignoli, Gerola, Bottardi, Benasi, Madella, Pavesi e Provenzano e presentata questa sera in aula da Francesco Rossi Pd e Giorgio Bassi Pd.
Obiettivo della mozione quello di stabilizzare i lavoratori assunti con il Pnrr che a Mantova sono 31 sui 66 totali circa la metà.
Si parla di 12mila lavoratori totali a livello nazionale dei quali potrebbe essere confermato solo 1/4.
Da qui la richiesta al sindaco e alla giunta di attivarsi presso il Governo e il Ministero della Giustizia al fine di sollecitare con urgenza l’adozione di provvedimenti strutturali che garantiscano: la stabilizzazione di tutto il personale precario assunto con fondi PNRR; la valorizzazione professionale ed economica del personale di ruolo già in servizio; la riduzione dei carichi di lavoro attraverso nuove assunzioni; un piano straordinario di rafforzamento degli organici negli uffici giudiziari di Mantova, con articolare attenzione a quelli in situazione critica; a condividere tale richiesta con il Presidente del Tribunale di Mantova; a convocare i Parlamentari e Consiglieri regionali eletti nel territorio mantovano, per creare un fronte comune, che vada al di là delle connotazioni politiche e che consenta a tutti i soggetti istituzionali di favorire il buon esito delle richieste avanzate.

LA SITUAZIONE DEL TRIBUNALE DI MANTOVA
la situazione nazionale si riflette, con effetti ancor più gravi, sugli uffici giudiziari della Provincia di Mantova, dove si registrano percentuali di scopertura del personale estremamente allarmanti, tali a compromettere la funzionalità stessa dei servizi;
presso il Tribunale di Mantova si registra una scopertura di circa il 50% negli organici amministrativi; ad oggi circa la metà del personale in servizio è assunto con contratto a tempo determinato con scadenza al 30/06/2026; tra i 31 lavoratori PNRR attualmente in servizio, si contano 28 funzionari addetti all’Ufficio per il Processo su 35 previsti (scopertura del 20%), un solo funzionario tecnico su 4 (scopertura del 75%) e appena 2 operatori data entry su 11 (scopertura dell’81,82%);
L’Ufficio Notificazioni, Esecuzioni e Protesti (UNEP) opera con solo 5 funzionari e 3 assistenti giudiziari su 27 dipendenti previsti dalla pianta organica, registrando una scopertura complessiva del 70%;
L’Ufficio del Giudice di Pace è operativo con solo il 50% del personale; la scopertura per le figure di funzionario giudiziario e cancelliere è del 100%; dei 3 assistenti previsti ne sono presenti solo 2;
L’Ufficio di Sorveglianza di Mantova registra una scopertura del 100% per il conducente automezzi e del 50% per il personale ausiliario;
La Procura della Repubblica ha una scopertura complessiva è del 60%: delle 30 figure previste dall’organico ve ne sono solo 12 di cui 3 fruitori di legge 104, i funzionari sono 3 anziché 5, i cancellieri esperti sono 4 invece di 6, sia gli assistenti che gli operatori sono 2 invece di 5, infine degli 8 tra autisti ed ausiliari sono in servizio solo in 2;

SITUAZIONE NAZIONALE
Il sistema giudiziario italiano versa da anni in uno stato di profonda crisi strutturale. A dicembre 31 dicembre 2024, il piano triennale dei fabbisogni di personale del Ministero della Giustizia evidenzia una carenza, a livello nazionale, di 15.158 unità nel Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi. A fronte di tale scopertura, è stato bandito un concorso per circa 2.600 posti di assistente e 370 posti di funzionario destinati a supportare gli UNEP;
Il personale assunto tramite il PNRR, pari a circa 12.000 unità, non è stato inserito nella pianta organica del Ministero e il relativo contratto scadrà il 30 giugno 2026. Pur reclutati con obiettivi specifici, tali operatori hanno in concreto svolto una pluralità di mansioni, contribuendo a colmare le gravi carenze di organico e risultando, di fatto, indispensabili al funzionamento degli uffici;
Ad oggi è prevista la stabilizzazione attraverso concorso di sole 3.000 unità (2.600 funzionari e 400 assistenti) delle 12.000 appena richiamate.