Teatro Sociale: 7 spettacoli, nomi illustri e il ritorno della lirica con Madama Butterfly

MANTOVA – Sette spettacoli di prosa di livello assoluto e degni dei palcoscenici delle grandi città e, in aggiunta, un grande ritorno: quello dell’opera lirica con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in programma il prossimo 8 novembre. La stagione 2024-2025 del Teatro Sociale, organizzata da Comune di Mantova e Fondazione Umberto Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, è all’insegna di grandi nomi e di grandi spettacoli a cavallo tra la letteratura classica, le commedie brillanti e anche le tematiche sociali. Perché, come afferma il direttore artistico Raffaele Latagliata, “l’obiettivo è attirare sempre di più il pubblico al mondo del teatro attraverso delle proposte che siano eterogenee e trasversali, che riescano a catalizzare sia l’attenzione di un pubblico più affezionato, che conosce già il teatro e gli interpreti e si fida del lavoro fatto negli anni precedenti, ma anche di un pubblico nuovo, giovane, in grado di rimanere colpito da alcuni titoli che possono essere di maggiore richiamo o riletture di grandi classici in una chiave più moderna”.

La stagione si aprirà mercoledì 23 ottobre con la versione contemporanea di uno dei più grandi classici di William Shakespeare, intersecato però dal teatro di Samuel Beckett: Aspettando Re Lear, diretto e interpretato da Alessandro Preziosi affiancato da Nando Paone. L’opera si concentrerà sulle vicende dei personaggi positivi della trama approfondendo con grande attualità il rapporto tra padri e figli scandagliato mirabilmente dalla poesia del Bardo. La regia con immersiva visionarietà si avvarrà dell’innovativa presenza nello spazio scenico delle opere del maestro Michelangelo Pistoletto, materiali artistici che rappresentano tutto il percorso del maestro biellese e che si animeranno magicamente della presenza degli attori definendo la scacchiera onirica e concettuale della messa in scena.

Martedì 26 novembre sarà la volta di La Locandiera di Carlo Goldoni. Un grande classico che racconta le vicende di Mirandolina divisa tra la gestione della Locanda ereditata dal padre e l’ordine di sposarsi con Fabrizio, il primo servitore di questo’ultima. “Una grande operazione civile e culturale…un manifesto teatrale che dà iniziò al teatro contemporaneo” secondo il regista Antonio Latella, con Sonia Bergamasco nel ruolo della protagonista, affiancata da un prestigioso cast di attori tra cui anche il mantovano Giovanni Franzoni, per un omaggio a Goldoni e a un testo che riscrive la storia e per questo ci riguarda tutti.

Martedì 17 dicembre il terzo appuntamento della stagione sarà dedicato a un romanzo che prende spunto da una storia vera: Oliva Denaro. La storia è quella di Franca Viola, ragazza siciliana che a metà degli anni Sessanta fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”. Una storia di crescita ed emancipazione che vede sul palco Ambra Angiolini a scandagliare le contraddizioni dell’amore (tra padri, madri e figlie) e a interpretare una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto.

Il nuovo anno sarà inaugurato il 23 gennaio da Perfetti Sconosciuti, adattamento teatrale della celebre pellicola diretta da Paolo Genovese che firma anche la regia teatrale, portando in scena una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che vedrà quattro coppie di amici a confrontarsi tra loro e scoprire di essere “perfetti sconosciuti”.

Martedì 11 febbraio Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli saranno i protagonisti de L’Anatra all’Arancia, classico feuilleton in cui i personaggi si muovono algidi su una scacchiera piena di trabocchetti, rivelando di sé le emozioni, i timori, l’amore. Ad affiancare i protagonisti in questa commedia sagace e travolgente ci sarà un grande cast di attori, diretti da Claudio Greg Gregori.

Venerdì 28 febbraio, Sergio Rubini e Daniele Russo saranno i protagonisti de Il Caso Jeckyll, adattamento del celebre racconto di Robert Louis Stevenson a cura di Carla Cavallucci e Sergio Rubini. La drammaturgia si spoglia delle soluzioni allegoriche e dischiude una drammaturgia freudiana che studia il doppio che alberga nell’essere umano, nelle sue luci e nelle sue ombre.

La stagione di prosa si chiuderà lunedì 10 marzo con titolo imperdibile: Boston Marriage. L’opera, ambientata negli Stati Uniti di fine Ottocento, racconta l’incontro tra due amiche affettate le quali, un tempo, furono una coppia molto affiatata. L’espressione “Boston Marriage” era infatti in uso per alludere alla convivenza, anche omosessuale, tra due donne indipendenti dagli uomini. A impersonare le protagoniste sul palco saranno la grande Maria Paiato, affiancata da Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria.

In quanto a Madama Butterfly, “è una grande novità – afferma la presidente di Fondazione Artioli, Federica Restani – che ha lo scopo di riportare a Mantova un’opera di grande rilievo. In effetti si tratta di una produzione importante, con interpreti d’eccezione che fa sì che come Fondazione riattiviamo sul territorio l’interesse per questo tipo di evento che si era un po’ sopito a causa dei costi che l’opera lirica porta con sé”. Restani sottolinea anche “l’importante sinergia che c’è tra la Fondazione e il Teatro Sociale, un rapporto molto armonico e interlocutorio grazie al quale è possibile aprire le porte a un palinsesto di eventi così numerosi, con il supporto del Comune di Mantova e di altri operatori importanti come Mr Wolf e Ocm che programmano a loro volta in questo teatro grazie al coordinamento che la Fondazione riesce a operare lungo tutta la stagione”.

Se da un lato il coordinatore Federico Ferrari rimarca “i 25 anni di attività della Fondazione e i 20 da quando è venuto a mancare il prof. Umberto Artioli”, al quale verrà dedicato un evento speciale che sarà presentato in settembre, dall’altro l’assessore alle Politiche giovanili Alessandra Riccadonna sottolinea come “gli eventi culturali in città non manchino, e sono una componente essenziale in cui il Comune crede moltissimo. Il teatro ne è il momento più alto, perché porta con sé e trasmette agli spettatori una importante componente di senso critico e di comprensione della realtà. Se il teatro è vivo, attivo e con delle idee, è il segno che anche la città è vitale”.

Dopo il successo della scorsa stagione, con 4 spettacoli su 7 sold out e un numero di abbonati che ha superato le cento unità (e quest’anno si punta a fare anche meglio), la stagione 2024/2025 del Teatro Sociale si pone obiettivi ancora più alti, in linea con la qualità degli eventi in cartellone.

Biglietti in vendita a partire da domani sia presso la biglietteria del teatro che online (circuito Ticketone).

Prezzi biglietti singoli:

  • Platea Gold: 35 euro;
  • Platea: 30 euro;
  • I, II, III ordine di palchi: 27 euro;
  • Loggia: 20 euro;
  • Loggione: 17 euro.

Abbonamenti:

  • Platea Gold: 210 euro;
  • Platea: 180 euro.

Informazioni sulle riduzioni presso la Biglietteria del Teatro Sociale e sul sito www.mantovateatro.it.