MANTOVA – Il sindaco Mattia Palazzi nelle scorse settimane aveva salutato il superamento dei 50 mila residenti a Mantova attribuendolo in gran parte ai giovani lavoratori trasferitisi nel capoluogo virgiliano grazie ai nuovi insediamenti industriali e alle politiche abitative messe in campo dal Comune. Una tesi però che il capogruppo di Forza Italia in via Roma, Pierluigi Baschieri, dati alla mano, smonta.
“Finalmente dopo decenni i dati demografici della città di Mantova invertono la rotta e tornano a salire portando il capoluogo a superare la soglia psicologica dei 50mila abitanti. Un vittoria anche per il sindaco Palazzi che ha tenuto ad evidenziare come il merito di questo risultato sia fortemente influenzato dalla crescita dei giovani residenti che hanno scelto il capoluogo per formare una famiglia e dalle recenti politiche abitative del centrosinistra che hanno permesso a quasi 100 under 36 di trovare alloggio nelle nuove case comunali di Borgochiesanuova. Numeri alla mano appare evidente che qualcosa non torna nei facili entusiasmi del sindaco, la lettura di Forza Italia è molto diversa da quella del Partito Democratico e lo scenario demografico non è certo ottimistico come qualcuno vuole far credere – dichiara Baschieri – Mantova oggi vanta 50.034 residenti, ma senza gli stranieri, di cui la maggior parte extra-comunitari, sarebbe un paesone da poco più di 40mila abitanti lontano da quella città che negli anni 60′-’70 toccava le 65mila persone iscritte alla anagrafe. In poco meno di 20 anni siamo passati dai 3.778 stranieri del 2005 agli 8.790 del 2024, un aumento esponenziale che deve farci riflettere”-
“I dati demografici non mentono, oggi la città virgiliana vanta un record statistico con una media di 17,56 residenti stranieri ogni 100 abitanti, oltre il doppio di quella nazionale che per l’Istat si attesta intorno alla percentuale dell’ 8,7%, d’altronde la Lombardia è la regione con più immigrati. In sostanza Mantova è tra le prime dieci città italiane per l’incidenza degli stranieri sulla popolazione totale, si avvicina sempre più a realtà come Prato, Milano e Brescia che si contendono il podio. Tra le varie presenze estere a spiccare è quella maghrebina che con le persone di origine marocchina e tunisina copre oltre il 15% della popolazione straniera residente in città, a seguire troviamo le persone di provenienza brasiliana, rumena, ucraina e cinese. La verità è che a Mantova crescono più gli immigrati che i mantovani ed invertire la tendenza in una città che è sempre più anziana, la prima in Lombardia per l’indice di vecchiaia, con i suoi 13.202 abitanti over 65 che incidono sulla popolazione mantovana per un 26,38%, non è certo semplice” continua il consigliere forzista.
“Dando uno sguardo al futuro demografico cittadino è facile ipotizzare che nei prossimi anni il numero di immigrati di seconda generazione sarà sempre più elevato nel capoluogo, oggi nelle scuole dell’infanzia e primarie i minori stranieri toccano il 30% della popolazione scolastica a dimostrazione che i mantovani, perfettamente in linea con la media italiana, tendono a procreare sempre di meno. Con questi trend è facile ipotizzare che in pochi decenni a Mantova la popolazione straniera raddoppierà. Non esistono ricette e soluzioni chiavi in mano per invertire i trend demografici se non quello di arginare la migrazione dei giovani rendendo Mantova sempre più attrattiva e sempre più in grado, insieme al territorio della provincia, di favorire l’insediamento di realtà produttive in grado di offrire lavori qualificati ed adeguatamente remunerati per chi desidera vivere in una realtà urbana a misura d’uomo ma con i servizi della grande città” conclude Baschieri.