SUZZARA – Venerdì 11 aprile scorso, è stato presentato al Cinema Politeama il volume “Saluti da Suzzara” (ed. Associazione Artisti Italiani), realizzato da Bruno Melli in collaborazione con il Circolo del Collezionista e, in particolare, con il contributo dei soci Gilberto Neri, Augusto Carra e Paolo Guidetti.
Luca Verbeni ha introdotto l’evento, presentando i vari ospiti. In sala, numerosi suzzaresi, come da tempo non se ne vedevano, a testimonianza del grande interesse per il libro. L’opera, composta da 500 cartoline, racconta gli albori di Suzzara e il Novecento, da quando, il 9 novembre 1923, per Regio Decreto, ottenne il titolo di città di cui nel 2023-24 è stato celebrato il centenario.
Nel corso della serata, Irene Nicolis, che ha moderato i vari interventi, ha ricordato che, pur su fronti diversi e talvolta con confronti aspri con Melli, il comune denominatore è sempre rimasto l’impegno a favore della comunità suzzarese.
Il presidente del Circolo del Collezionista, Gerardo Renzi, nel suo intervento, ha ricordato la nascita del sodalizio nel 1992, le numerose edizioni dei Convegni Filatelici, accompagnate da cartoline di luoghi storici di Suzzara e delle frazioni, impreziosite da annulli filatelici, e che da qualche anno si svolgono il 1° Maggio alla Millenaria di Gonzaga.
Il sindaco Alessandro Guastalli, nel suo breve saluto, ha ringraziato Melli per aver realizzato il volume, “che aggiunge un importante tassello alla memoria fotografica che ha contribuito a recuperare e a creare nella sua lunga carriera di fotografo”.
Il professor Paolo Bianchi ha evidenziato come le cartoline siano una valida testimonianza dello sviluppo di Suzzara, dei mutamenti avvenuti nel corso del tempo, di particolari edifici storici, delle costruzioni di pregio demolite, del gusto eclettico delle ville. “Solo grazie alle fotografie riportate nelle cartoline – ha ricordato il professor Bianchi – possiamo operare una ricostruzione filologica della facciata di un edificio importante e purtroppo ancora fatiscente come il Teatro di Suzzara”.
Nel suo intervento, il professor Carlo Prandi ha messo in evidenza la mancanza di una “cartellonistica culturale” e ha aggiunto: “Suzzara è la città dei supermercati e appare oggi come un aggregato indistinto. Difficile dunque portare avanti un’attività condivisa e partecipata, mentre rilevo nelle frazioni molta più vitalità”.
Fabrizio Binacchi, giornalista di Rai Vaticano, ha ripercorso le tappe della sua giovinezza attraverso le cartoline che “fermano il tempo e corrono tra cuore e mente” e ha affermato: “La mia Suzzara è stata una stagione a parte, una corsa di otto anni verso la maturità, la scoperta dei viali alberati, del traffico fermo ai semafori e il tempo della corriera”.
Anche il giornalista Vanni Buttasi ha molto apprezzato il volume di Bruno Melli: “In un libro fotografico ha raccolto il meglio delle cartoline di Suzzara che raccontano l’evoluzione della nostra città attraverso l’occhio implacabile dei fotografi delle varie epoche. Anche Melli ha messo la propria firma su diverse cartoline di Suzzara e chissà quante ne ha nel suo archivio personale e ne ha spedite nel corso della sua vita”.
Infine, Marco Panizza ha ricordato Sergio Creazzo, fotografo professionista torinese a cui, nel 2017, il Museo Galleria del Premio aveva dedicato una mostra, dove aveva immortalato angoli suggestivi di Suzzara per poi trarre dalle sue fotografie sei cartoline. “Creazzo era rimasto affascinato – ha ricordato Panizza – dalla tipicità di piazza Garibaldi per l’illuminazione dovuta alla mescolanza di vapori di sodio mescolati a quelli di mercurio che davano una tonalità calda, ora scomparsa con la luce “fredda” dei Led”.
Citazione a parte merita il duo composto da Simone Magnani 12 anni, chitarrista autodidatta e Cinzia Zerbinati, di professione avvocato, con la passione del canto che hanno regalato pregevoli intermezzi musicali in brani degli Eagles, Patty Smith e Lucio Battisti.
Al termine della serata, presso il banchetto allestito da Antonio Gorreri dell’Eliotecnica Zerbini, che ha impaginato il volume “Saluti da Suzzara”, è stato possibile acquistare il libro con dedica e firma di Bruno Melli.