MANTOVA – Ultimo appuntamento con la stagione teatrale estiva di prosa, musica e danza organizzata nel Cortile d’Onore di Palazzo D’Arco dall’Accademia Teatrale Campogalliani: giovedì 29 giugno alle ore 21.30 lo spettacolo “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari messo in scena dalla stessa Accademia per la regia di Aldo Signoretti ripresa da Maria Grazia Bettini.
Non poteva esserci occasione migliore per ricordare la figura del grande uomo di teatro che è stato regista, attore, scenografo, e direttore artistico della Campogalliani e che ha fatto la storia del gruppo teatrale mantovano, uno dei più longevi d’Italia.
Lo spettacolo, che ha debuttato nel 1993 e ha conseguito il maggior numero di premi sia a livello di gruppo che individuali, fu ripreso nel 2016 in occasione delle celebrazioni del settantennale dell’Accademia Teatrale Campogalliani, dedicandolo proprio alla memoria di Aldo Signoretti e di Silvano Palmierini, rispettivamente magistrale regista e straordinario interprete della prima storica realizzazione di “Tre sull’altalena”; anche oggi la regia è la stessa curata da Aldo Signoretti e che Maria Grazia Bettini ha voluto riproporre senza cambiare nulla dell’originario allestimento e disegno registico, perché – come ha dichiarato lei stessa ” non mi sembrava possibile migliorare alcun elemento, tranne la sostituzione di un attore per forza maggiore”.
Il testo riscosse subito una grande fortuna nel campo del teatro professionistico italiano, dopo l’edizione del debutto (1990 – Teatro dei Filodrammatici di Milano – regia di Silvano Piccardi) “Tre sull’altalena” è stata portata in scena in Italia dalla Compagnia Pambieri-Tanzi-Beruschi (1996 – Teatro Carano – Milano), sempre per la regia di Silvano Piccardi.
La fortuna straniera della commedia comincia nel 1994. Tradotta in francese con il titolo “Fausse adresse”, viene rappresentata al Festival di Avignone dalla Compagnia Pierre Santini, nel mese di luglio. In novembre viene portata a Parigi, al Théâtre La Bruyère, dove sta in scena per 159 sere, poi in tournèe in Francia “Tre sull’altalena” viene pubblicata in francese su “Avant-Scène” (febbraio 1995) e in Inglese su “Plays International” (settembre 1994). Da allora, viene tradotta in ventitre lingue, e pubblicata – oltre che in francese e inglese – anche in spagnolo, in russo, in portoghese, in croato e in bulgaro; in Italiano esce nella BUR di Rizzoli, Milano 1994. Poi presso l’editore Book Time, Milano 2012 Rappresentata in Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio, Svizzera, Svezia, Finlandia, Estonia, Rep Ceka, Slovacchia, Messico, Argentina, USA, Canada, Russia e CSL, Bulgaria, Cipro, Grecia, Turchia, Israele, Croazia.
Pur essendo stata rappresentata in otto capitali della CEE dal teatro professionista, a Roma fu solamente l’Accademia Teatrale Campogalliani a portarla in scena al Teatro della Cometa e successivamente anche a Milano al teatro Manzoni e al teatro Nuovo.
Tre uomini, un commendatore, un capitano dell’esercito ed un professore, si trovano nello stesso luogo per tre ragioni diverse: il commendatore per un incontro galante, il capitano per trattare un acquisto di materiale bellico, il professore per ritirare le bozze di stampa di un suo libro.
Ma cos’è esattamente quel luogo? Un discreto e comodo albergo, un luogo di affari, o una casa editrice? E’ possibile che tutti e tre abbiano avuto l’indirizzo sbagliato? Questa situazione strana accresce il mistero, anche perché un allarme per un’esercitazione anti-inquinamento impedisce loro di uscire.
Durante la notte che sono costretti a passare insieme, i tre uomini in attesa, sospesi, tutti aspirano a qualcosa, qualcosa che non arriva, anzi il senso di sospensione aumenta col passare del tempo, tanto che arrivano a sospettare che la stanza potrebbe essere davvero un’anticamera per l’aldilà, e che probabilmente essi sono già morti, e in attesa del Giudizio. I tre reagiscono a questa prospettiva secondo le rispettive caratteristiche psicologiche: il commendatore è spaventato ed ansioso, il capitano non trova niente di misterioso nella situazione e resta assolutamente indifferente, il professore usa tutta sua logica filosofica per spiegare il fenomeno come un fatto naturale e logico. Ne risulta un dialogo umoristico centrato sui temi importanti di vita e morte, destino, predestinazione e libero arbitrio, esistenza di Dio ed ateismo. Improvvisamente una donna delle pulizie entra nella stanza e dice cose talmente ambigue da far nascere nei tre malcapitati un nuovo grande enigma: è realmente una donna delle pulizie, o è l’Angelo del Giudizio? Sul finale quando la donna esce, senza svelare il mistero, un lungo suono della sirena indica che l’allarme per l’emergenza inquinamento è finito. I tre sono pronti ad andare, ma la scena finale ci regala un sorprendente coup de théâtre.
I tre protagonisti, e la quarta persona che sopraggiunge alla fine, rappresentano – secondo una tipologia che, attraverso le quattro maschere della commedia dell’arte e le carte dei tarocchi, risale addirittura all’antico Egitto – il Potere Economico, la Sapienza Filosofica e Razionale, la Forza delle Armi e da ultimo il Popolo Lavoratore (Pantalone, il Dottore, il Capitano, lo Zanni, ovvero i segni di danari, di coppe, di spade e di bastoni). Di fronte all’eterno problema della Vita e della Morte reagiscono secondo la propria intima struttura psicologica e culturale, cedendo alla paura, trovando rifugio nella razionalità, alzando le spalle in una risata sguaiata e strafottente, sortendo un dibattito che offre ripetutamente motivi di scontro e di confronto.
A salire sul palcoscenico saranno Giancarlo Braglia (il capitano), Adolfo Vaini (il commendatore), Diego Fusari (il professore) e Francesca Campogalliani (la donna); le scenografie portano la firma di Aldo Signoretti, i costumi sono stati ideati da Mario Zolin, le luci sono curate da Massimiliano Fiordaliso e le scelte musicali operate da Nicola Martinelli; la direzione scenica è affidata a Lorenza Becchi e Marina Alberini.
La prevendita dei posti non numerati si potrà effettuare nei giorni di spettacolo presso biglietteria del Teatrino D’Arco, dalle ore 17:30 alle ore 19:00 e dalle ore 20 oppure via mail su biglietteria@teatro-campogalliani.it, per informazioni tel. 0376 325363 / 375 7384473 o su www.teatro-campogalliani.it.
In caso di maltempo lo spettacolo verrà replicato la sera successiva.