POGGIO RUSCO – Un’eco lontana di coraggio e sacrificio ha risuonato oggi a Poggio Rusco, dove si è conclusa la tre giorni di celebrazioni per l’80° anniversario dell’Operazione Herring. Questa operazione, l’ultimo lancio aviotrasportato della Seconda Guerra Mondiale sul suolo europeo, ha visto protagonisti i paracadutisti italiani della Folgore e del Nembo, impegnati in una missione cruciale nelle fasi finali del conflitto.
La giornata è iniziata con l’ammassamento solenne in piazzale Zanardi. La Banda della Brigata Paracadutisti Folgore ha intonato le note vibranti che hanno accompagnato le Bandiere di Guerra, portatrici di storie di valore, e il Medagliere Nazionale, scrigno di onori. I Labari delle Sezioni ANPd’I e delle altre Associazioni d’Arma, insieme ai Gonfaloni istituzionali e ai radunisti, hanno composto un quadro di intensa commozione e rispetto.
Il lungo corteo, snodandosi tra le vie della città, ha raggiunto lo stadio comunale, dove l’organizzazione militare impeccabile ha permesso lo schieramento della banda, del 185° reggimento dei paracadutisti Folgore e 183° reggimento Nembo, e delle rappresentanze delle varie associazioni paracadutiste. Presenti anche le Bandiere di Guerra reduci dalle missioni in Kosovo, a testimonianza di un legame indissolubile tra passato e presente.
Le parole del sindaco Fabio Zacchi, del presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, Generale Marco Bertolini, e del Generale Federico Bernacca, Comandante della Brigata Paracadutisti Folgore, hanno ripercorso le gesta eroiche di quei giovani uomini che, con il paracadute come unica arma contro l’incertezza, si lanciarono dietro le linee nemiche.
Il sindaco Zacchi ha poi consegnato le benemerenze al 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione e Acquisizione Obiettivi “Folgore” e al 183º Reggimento paracadutisti “Nembo”, simboli di un’eredità di eccellenza e dedizione. Un momento particolarmente toccante è stata la premiazione dei figli degli eroi dell’Operazione Herring: Giovanna Ceiner, Luigi Gay e Guido Morigi, che hanno raccolto l’eredità di coraggio e abnegazione dei loro padri.
Il culmine della celebrazione è stato l’aviolancio di precisione, eseguito dai Paracadutisti del Centro Sportivo dell’Esercito, guidati dalla campionessa italiana Sonia Vitale, con alle spalle 3000 lanci. Ogni paracadutista, librandosi nel cielo, ha rappresentato un tributo vivente a coloro che, ottant’anni fa, compirono un atto di straordinario eroismo.
L’Operazione Herring, l’ultimo atto di coraggio aviotrasportato della Seconda Guerra Mondiale, rimane una testimonianza indelebile dello spirito indomito di chi ha combattuto per la libertà. Oggi, Poggio Rusco ha reso omaggio a questi eroi, rinnovando la memoria di un sacrificio che non sarà mai dimenticato.