Unicollege in visita al carcere di Mantova con gli studenti di scienze criminologiche

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MANTOVA – Ventitrè studenti dell’Indirizzo di Scienze criminologiche e cybersecurity di Unicollege Mantova, nell’ambito delle attività curriculari ispirate alla metodologia “learning by doing” hanno visitato recentemente la Casa Circondariale di Mantova.
Gli studenti, accompagnati nella loro visita dal Professor Orazio Sorrentini, docente di Elementi di Diritto Penale Penitenziario e di Metodologie delle indagini investigative, oltre che direttore del Carcere di Busto Arsizio, sono stati ricevuti dal direttore della Casa Circondariale di Mantova, la dottoressa Metella Romana Pasquini Peruzzi, e sono stati poi accompagnati all’interno dal commissario di Polizia Penitenziaria Rosario Romano, comandante di Reparto e dal funzionario giuridico pedagogico Stefania Ianulardo.

Nel corso della visita gli studenti hanno avuto modo non solo di apprendere e verificare l’organizzazione e la gestione dell’Istituto, ma anche di conoscere e constatare di persona le numerose attività rieducative svolte al suo interno e finalizzate, attraverso un impegno lavorativo, al recupero psicologico e sociale delle persone che scontano una pena. Gli studenti, infatti, sono entrati nel locale adibito alla produzione di pane e di suoi derivati, potendo anche assaggiare e gustare alcuni dolciumi. Hanno, inoltre, visto gli spazi dedicati allo svolgimento dei colloqui e alla permanenza all’aria aperta, questi ultimi “decorati” da murales opera degli stessi detenuti, nonché quelli destinati ai corsi scolastici e professionali. Sono stati, infine, ricevuti anche dal coordinatore sanitario, che ha parlato loro dei problemi inerenti alla gestione dei ristretti malati.

Proprio in riferimento all’importanza delle attività rieducative e lavorative dentro e fuori il carcere, in un recente incontro alla Casa Circondariale di Busto Arsizio diretto dal dottor Sorrentini, la Ministra della Giustizia Marta Cartabia ha sottolineato l’importanza di reti di supporto e di contatto orientate ad attività lavorative ed educative quale presupposto fondamentale per il reinserimento delle persone nella società. Per gli studenti di Unicollege è stata quindi un’esperienza fondamentale e utile per il percorso di studi e oltre ad evidenziare grande interesse nel corso della visita hanno affermato di essere rimasti molto colpiti soprattutto dal fatto che, pur in un penitenziario di piccole dimensioni, si possano svolgere attività rieducative così varie. Al termine della visita hanno espresso sincera soddisfazione, anche per la disponibilità e cortesia dimostrate dagli operatori che li hanno accolti