MANTOVA – Di fronte alla drammatica escalation dei conflitti internazionali, la Uilm Nazionale lancia un forte appello alla mobilitazione democratica e solidale. “La situazione a Gaza è tragica – si legge nella nota della Uilm – oltre 70mila vittime e mezzo milione di sfollati costretti ad abbandonare la propria terra. La Presidente Navi Pillay della Commissione ONU ha recentemente definito quanto sta accadendo come un genocidio, confermando la gravità estrema della crisi umanitaria in corso”.
Prosegue la nota: “A questo si aggiunge il rischio concreto di un allargamento del conflitto in Ucraina, che potrebbe coinvolgere nuovi territori e popolazioni. In questo contesto, riteniamo fondamentale intensificare la pressione democratica sui Governi, affinché si adoperino per la cessazione immediata di tutte le guerre e per la tutela delle popolazioni civili”.
La UIL ha già avviato una raccolta fondi nazionale. “Come UILM Nazionale – dicono dall’organizzazione sindacale – abbiamo devoluto 1.000 euro a Padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza, per sostenere concretamente chi opera in prima linea. Invitiamo tutte le strutture territoriali a partecipare attivamente, promuovendo iniziative solidali e contribuendo alla campagna. Crediamo che in questo momento sia necessario unire le forze, anche a partire dai luoghi di lavoro, coinvolgendo associazioni datoriali e aziende in un’azione condivisa, sia economica che organizzativa, per sostenere le popolazioni colpite”.
In merito allo sciopero proclamato da alcune sigle sindacali per venerdì 19 settembre, la Uilm ritiene che, “in questa fase così delicata, non sia lo strumento più efficace per sostenere concretamente le vittime dei conflitti. Al contrario, proponiamo una grande iniziativa di solidarietà, affinché ogni lavoratore possa devolvere volontariamente alcune ore di lavoro a favore dei popoli colpiti dalle guerre”.
E la Uilm conclude: “Un gesto semplice, ma potente, per lanciare insieme un messaggio chiaro e inequivocabile di pace, giustizia e solidarietà”.