Viva Mantova propone un piano di marketing per la città

MANTOVA – Un piano strategico di marketing per Mantova. E’ quello elaborato dalla Lista Civica Viva Mantova e illustrato in un documento dal capolista Sergio Olivieri.
Ecco il testo del documento:

“Finirà anche questa emergenza. Se vogliamo crescere dobbiamo uscire dall’isolamento. Servono nuove scelte strategiche e capaci di  esprimere progettualità costruendo reti e collegamenti in favore di un  progetto Mantova Turistica. La Lista Civica Viva Mantova unitamente ad  esperti marketing ha predisposto un piano strategico e di marketing consultabile sul sito www.vivamantova.it capace di sviluppare e preservare la nostra ricchezza patrimoniale e turistica con scelte virtuose e lungimiranti. La Lista Civica non può che ricordare che a distanza di cinquant’anni gli effetti negativi sul piano economico e sociale per assenza di progettualità hanno finito per depauperare la città ed il suo centro storico. Basti pensare al drastico calo demografico da 70mila abitanti agli attuali 49.400. Va bene la manutenzione di strade e la riqualificazione dei quartieri ma non scordiamo la carenza di servizi e di presidi come uffici postali, scuole, ambulatori, linee di trasporto pubblico che hanno ridotto la vitalità dei medesimi. Non ultima la scelta di Esselunga nel piazzale Mondadori che porterà ad un impoverimento dei quartieri circostanti.  Se si vuol cambiare prospettiva, e collocarsi in un’ottica di sviluppo  e sostenibile  è arrivato il tempo di invertire la rotta. Mi riferisco alle infrastrutture che sono il vero volano allo sviluppo. Uniscono si le comunità periferiche ma anche le città a noi confinanti.  Ridisegnano la geografia economico-sociale e non solo.  Pecchiamo e  soffriamo enormemente di isolamento e di mancanza di infrastrutture  non sono solo quelle fisiche, bensì anche quelle sociali aggravate  anche dal COVID.

Tanto per ricordare i passaggi a livello,  l’eccessivo traffico di veicoli pesanti, la vetusta Stazione  Ferroviaria, la carenza di parcheggi, la mancanza di una stazione BUS  collegamenti extraurbani, l’assenza di un anello viario di prima e  seconda periferia. Per non parlare poi delle reti ferroviarie carenti  e/o inesistenti. La coesione sociale e la salute in primis sono  essenziali per la crescita. Siamo contro l’installazione antenne rete  5G perché scientificamente provato la nocività per inquinamento  elettrosmog. Siamo per lo sport salutistico e non agonistico. Siamo  altresì per un welfare non assistenzialistico ma capace di progetti  lungimiranti e soprattutto per gli anziani ( un popolo sempre più in  crescita) Anche per quest’ultimo importante tema abbiamo pensato ad un  progetto “ Senior Active”.

Abbiamo altresì pensato anche ai giovani  rimodulando il rapporto Scuola, Lavoro e formazione. Serve un serio  patto formativo frutto dell’impegno contrattuale delle parti sociali  con il sostegno di Enti e Fondazioni per rendere la formazione  continua un concreto diritto soggettivo del singolo lavoratore e  strumento fondamentale per acquisire un livello di competenza idoneo a  diventare protagonista nel mercato del lavoro che andrebbe rivalutato  soprattutto nell’ambito territoriale. In questo contesto la formazione  relativa alla specifica specializzazione aziendale è necessaria, ma  l’elemento decisivo rimane la formazione soggettiva che consente di  inserirsi in lavori diversi per cercare un nuovo lavoro o trovarne uno  migliore se quello acquisito non corrisponde alle proprie aspirazioni.  Ma se davvero si vuol dare una svolta concreta in favore di una città  inclusiva e innovativa occorre ripensare a più ampi e concreti  margini di manovra. Il grado di civilizzazione lo si misura dalle sue  prigioni e l’obiettivo della Lista Civica Viva Mantova sta proprio in  questa frase.  Soluzioni laddove il ruolo del privato deve essere  stimolato da un azione di consolidato coordinamento che deve vedere  protagonisti anche comuni dell’ hinterland mantovano e non solo  attraverso un patto tra Sindaci in un’ottica di ben  più ampia  valorizzazione del nostro capitale economico-sociale atto a rilanciare  le risorse di un artigianato di qualità che brilla ma che stenta a  crescere. Più siamo interconnessi e più siamo capaci di agire  territorialmente secondo una nuova prospettiva e di assunzione di  responsabilità”.

 

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