(Adnkronos) – Il sistema degli appalti tra semplificazione e digitalizzazione è stato l’argomento affrontato oggi nel 66° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia dal titolo ‘Confini – Linguaggi, progetti e idee per un futuro sostenibile’ in corso a La Spezia sulla nave Msc Crociere.
“Per varare il nuovo codice degli appalti – ha spiegato Aristide Police, docente alla Luiss Guido Carli di Roma – né il legislatore né i giuristi hanno la bacchetta magica. La bozza del nuovo codice è comunque passata dal premier Draghi al neo premier Meloni. L’idea del codice è la realizzazione del rispetto delle regole, della riduzione e qualificazione delle stazioni appaltanti. Le stazioni appaltanti che non sanno fare il proprio lavoro è meglio che non lo facciano. E prevista l’introduzione di un sistema di revisione automatica dei prezzi sul modello francese, accogliendo così una richiesta dei costruttori, alle prese con il continuo aumento delle materie prime”. In materia di subappalti, invece, ha continuato “è prevista la possibilità di flessibilità e ampliamento, Sul criterio di aggiudicazione si è scelto l’aspetto qualitativo”.
Per Elio Gullo, dipartimento Funzione pubblica, ‘la norma non crea cambiamenti organizzativi. Il nostro modello è di utilizzare le grandi infrastrutture nazionali”. In ambito digitale, ha chiarito Enrica Massella Ducci Teri, Agenzia per l’Italia Digitale, “si rischia di non spendere tutti i fondi disponibili del Pnrr”.