Un accordo che guarda alle priorità di dirigenti e aziende e dimostra la vitalità della contrattazione collettiva dei dirigenti del Terziario e delle relazioni tra Manageritalia e Confetra. L’accordo, che riguarda circa 750 dirigenti e 250 aziende, firmato da Mario Mantovani, presidente Manageritalia, e Guido Nicolini, presidente Confetra, ha quali punti principali: 1) la nascita di un sistema bilaterale di politiche attive, alimentato da un contributo di 2.500 euro a carico dell’azienda per ogni dirigente licenziato, destinato alla costruzione di percorsi di supporto alla transizione professionale; 2) l’attivazione di una piattaforma di welfare aziendale, integrata con i Fondi contrattuali per coprire esigenze sempre più personalizzate, che estende le opportunità fiscali e commerciali anche alle piccole imprese con un solo dirigente; 3) il rafforzamento della Long Term Care, che consentirà al Fondo sanitario Fasdac d’integrare con servizi e prestazioni di cura la rendita erogata dall’Associazione Antonio Pastore, presente nel contratto dal 2001; 4) la previsione di una polizza collettiva che copra gli infortuni professionali ed extraprofessionali, come già previsto obbligatoriamente dal contratto, ma con maggiori vantaggi pratici ed economici per aziende e dirigenti.
Il welfare contrattuale dei dirigenti dei trasporti e della logistica è forte di un impianto consolidato e capace di supportare al meglio dirigenti e imprese sia nei momenti di resilienza che in quelli di ripresa. Quello trascorso è stato sicuramente un periodo di resilienza con luci ed ombre per un settore messo a dura prova in tutti i sensi dalla crisi pandemica e dalle sue ricadute a livello economico. L’accordo guarda con fiducia alla ripresa rafforzando alcuni punti cardine per coglierla appieno.
“Abbiamo puntato – osserva Mario Mantovani presidente Manageritalia -su fiducia e strumenti utili a rafforzarla e farne il filo conduttore di un nuovo sviluppo guidato da professionalità dei manager e competitività delle aziende utilizzando la leva di un welfare previdenziale, sanitario e occupazionale. L’attenzione riservata anche alle piccole aziende dinamiche e in crescita, che vogliono investire in competenze e managerialità, vuole accelerare il ritorno a un percorso di crescita economica e qualitativa di questi settori”.
“Un grande senso di responsabilità ha ispirato entrambe le parti nella stipula dell’Accordo che – ha dichiarato Guido Nicolini, presidente Confetra – non vuole essere una semplice proroga, ma un messaggio per il futuro. In questo senso si spiegano le innovazioni volte a irrobustire a costo zero per le aziende i temi del welfare e delle politiche attive. Confidiamo tutti che il 2022 possa rappresentare l’anno della ripresa e consentire quindi un rinnovo a tutto tondo del contratto nell’interesse tanto delle aziende che dei dirigenti”.
“Supporteremo l’efficacia – spiega Daniele Testolin, responsabile relazioni sindacali Manageritalia – del nostro contratto operando sempre più anche a livello locale, con le nostre Associazioni territoriali per portare, nella logica di sindacato a Km0, consulenza e supporto a manager e aziende. Un contratto, quello che abbiamo sviluppato negli anni con Confetra, che permette di stringere rapidamente rapporti di fiducia, garantisce un ottimo pacchetto di welfare, è sintetico, flessibile e modulabile sulle singole esigenze, permette di inserire dirigenti anche a termine e lascia ampio spazio alla contrattazione individuale e al variabile legato ai risultati raggiunti in un quadro di tutele solide e di definizioni chiare”.
“Insomma – avverte – è un fattore determinante per aiutare, dirigente e azienda ad affrontare le difficili sfide del momento in sinergia, ponendo le basi per gestire in modo chiaro e semplice i rapporti di fiducia, che legano dirigente e azienda, nell’intero percorso, dall’instaurazione del rapporto fino alla sua conclusione”.