La Sinitra Italiana di Mantova lancia un appello ai mantovani, chiedendo loro di aderire, sulla questione della privatizzazione della rete di distribuzione del gas.
“Il Sindaco sta pensando di vendere e privatizzare la rete di distribuzione del gas, Sinistra Italiana non è d’accordo – dice Fausto Banzi, esponente mantovano del movimento -. I cittadini sono ormai esperti delle privatizzazioni delle società pubbliche: sanità, all’energia (Enel) compagnie telefoniche (Telecom) , autostrade ecc. Esiste uno slogan famoso “privatizzare i profitti e socializzare le perdite” che rende bene l’idea di cosa sia il continuo cambio di proprietà di beni e servizi tra pubblico e privato. Per capire se i mantovani sono d’accordo o no con questa vendita abbiamo lanciato l’adesione ad un nostro appello su questa piattaforma: change.org.
L’appello (http://chng.it/9mgvTQpyhW)
“No alla vendita della rete di distribuzione del gas. Dopo decenni di investimenti e di risparmi fatti dalle nostre Amministrazioni locali passate, per costruire la rete e portare il gas nelle nostre case, oggi si vorrebbe vendere la rete al miglior offerente. Da una parte gli enti locali e le loro aziende vengono messe sempre piu’ in difficoltà dalle leggi nazionali ma non è casuale e rientra nella logica di vendere ai privati, sia a livello nazionale che locale, beni, servizi e tutto ciò che è pubblico e cioè di noi cittadini, perchè danno profitti sicuri. Chi può restare senza acqua, gas, luce o con le spazzature in casa? Chi più ha, più avrebbe, alla faccia del servizio pubblico essenziale e del ruolo e autonomia degli enti locali. L ‘ ubriacatura dell’ideologia del mercato e della concorrenza colpisce sempre, facendoci poi rimpiangere il.passato, non portando oltrettutto né risparmi né utili per i semplici cittadini. Le privatizzazioni l’hanno dimostrato. Le reti infrastrutturali per i servizi pubblici sono strategiche per un ruolo di garanzia e tutela dei cittadini stessi , quando sono gestite dalle amministrazioni locali o dalle loro aziende e non dal mercato. Le reti inoltre ci danno introiti annuali per il loro utilizzo da chi vincerà la gara per la distribuzione del gas, se non sarà Tea. Una volta vendute per l’ente locale non ci sarà piu’ nulla se non l’uscita definitiva dal servizio di distribuzione del gas ai nostri concittadini. A Mantova abbiamo ceduto altre aziende, banche o servizi peggiorando le nostre condizioni e portando fuori dal nostro territorio gli utili., che diversamente sarebbero stati reinvestiti qui. Rinunciare alla gara e vendere la rete mette a rischio i lavoratori dell’azienda solo per incassare o toppare qualche buco del bilancio, oltre ad essere insensato rinunciare alla proprietà di una rete fondamentale per questo servizio pubblico. Nella costruzione del programma elettorale non si è mai parlato di cessioni ma solo di rafforzare il servizio pubblico, acqua in primis. Non vogliamo la cessione e pensiamo che gli impianti di distribuzione dei servizi pubblici come acqua, gas, luce, teleriscaldamento, rifiuti debbano restare nelle mani pubbliche e possibilmente piu’ vicine ai cittadini che li utilizzano”.