Olivieri (Mantova Viva): “Anche nell’emergenza non dimentichiamo gli ultimi”

MANTOVA – Il presidente di Mantova Viva Sergio Olivieri, propone in una missiva firmata una riflessione rivolta al mondo degli “ultimi”, che non devono essere dimenticati nemmeno durante questi momenti di grande emergenza.

Per quanto tempo riusciremo a trovare il modo per esser uniti, raccogliere fondi per gli ospedali, per i bisognosi, incoraggiarsi dai balconi e pregare per quanti sono morti e per l’umanità?
La risposta è finché tutto ciò è eccezionale.
Ma se la crisi sanitaria diventasse la norma, il collante evaporerebbe in un attimo.
Ritorneremo all’individualismo che ha caratterizzato molti aspetti delle nostre vite.
Ma smetteremo di pensare agli ultimi?
Mi riferisco ai senza tetto.
Come fanno a stare a casa se una casa non ce l’hanno?
Sono domande che dovevamo porci prima, ovvio, come nel caso dei carcerati.
Oggi come oggi non possiamo ignorare gli ultimi.
Perché se oggi un senzatetto non può stare in casa non sono più fatti suoi, sono fatti di tutti.
Continuerà ad andare in giro mettendo a rischio la salute sua e degli altri.
E i migranti?
Che magari non parlano italiano senza lavoro e senza una casa dove stare, come fanno?
Come si fa a sapere dove sono, come stanno, se non hanno documenti e non compaiono in nessun registro?
Ecco le vere emergenze.
I nodi vengono al pettine.
Dovremmo fare i conti con gli errori e le incongruenze del passato.
L’egoismo non paga proprio come il virus: non guarda in faccia a nessuno.
I tagli alla ricerca scientifica e i miliardi per Alitalia oggi a confronto sono scemenze colossali.

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