MANTOVA – La notizia del giorno è che il PD mantovano aderisce allo sciopero della scuola indetto contro il concorso farsa voluto dal ministro peggiore che la Repubblica abbia mai conosciuto e per la stabilizzazione degli insegnanti precari. Sarebbe come dire protestare contro se stessi anche se il PD pare partito solo di governo e non certo di lotta. Tutto da ridere se la situazione non fosse tragica visto che in Italia la scuola sta attraversando il suo momento più nero, con un governo che di fatto non riesce a garantire nulla, a partire dalla presenza degli studenti, degli insegnati che dopo anni stanno ancora aspettando la regolarizzazione e delle aule che non ci sono, per stendere un pietoso velo di vergogna sulla questione dei banchi. Anziché un concorso farsa, in piena / eterna pandemia con un test selettivo simile ad un formulario che mette gli uni contro gli altri, ovvero i precari storici coi neolaureati, per il Partito Comunista vanno accolte le istanze di questi insegnanti da mesi in lotta.
Assunzione dei precari storici, poiché dopo oltre 36 mesi di servizio è legittimo credere che i dirigenti scolastici sappiano giudicare il lavoro di questi insegnanti, visto che le varie riforme avviate dai tempi del ministro Berlinguer, ne rafforzano il ruolo dirigenziale, di “manager” lautamente retribuiti, che dovrebbero assumersi corrispondenti responsabilità e poi indire un concorso per i neo laureati affinché l’eterna piaga del precariato, che per la scuola italiana si è fatta mostruosa normalità, possa finalmente cessare. Invece il ministro insulta i docenti, sfodera nei loro confronti reprimende da avanspettacolo e scatena una lotta fra poveri che non risparmia nemmeno i sindacati accomodanti, amici di questo governo, incapace e sottomesso alla dittatura economica della UE. Il filo conduttore sembra non esistere ma invece è ben chiaro: devastare la scuola, così come i servizi, dalla sanità al sociale, dai trasporti ai beni comuni; peggiorare progressivamente ma in modo irreversibile la qualità della vita di chi vive del proprio lavoro. E tutto questo lo sta facendo il PD! E’ difficile da credere con quale coraggio chi massacra il lavoro, possa rendersi protagonista di tali uscite dal malcelato scopo di difendere posizioni acquisite ma traballanti, se non con quello impudente della derisione. Chi difende interessi opposti a quelli dei lavoratori, infatti, non può essere sostenuto da chi vive del proprio lavoro. La pantomima del voto utile, del meno peggio ci ha, infatti, portati al peggio. Da comunisti lottiamo per un cambiamento di rotta, per una società giusta, che ridia dignità e autorevolezza al mondo del lavoro: serve una società socialista, dai valori politici ed etici opposti a quella liberista, orizzonte delle destre tradizionali ma anche del PD, autentica nuova destra politica, che con le sue politiche antipopolari ”a tutto tondo” è autentico e pericoloso nemico di classe dei lavoratori, al pari di Salvini & c. Se Berlusconi col ministro Moratti ha proseguito l’opera di demolizione di un patrimonio culturale che sembrava intangibile, iniziata dal ministro Berlinguer, inventore della direzione manageriale della scuola e degli accorpamenti, oggi PD coi 5 stelle al seguito, stanno completando la devastazione, attraverso il trionfo di una incapacità tutt’altro che casuale, utilissima allo scopo.
Monica Perugini
Partito comunista
Mantova