Raddoppio produzione Progest e inceneritore: Forza italia smorza gli entusiasmi di Palazzi

MANTOVA – Forza Italia smorza gli entusiasmi del primo cittadino, Mattia Palazzi, in riferimento alla vicenda Progest e nello specifico riguardo all’inceneritore e al raddoppio della produzione. Gli azzurri locali evidenziano  che l’inceneritore della Burgo ha cessato la propria ragione autorizzativa nel 2014.

“In coerenza con quanto ribadito più volte dal 2016 in poi – con nostre interviste, post su facebook e comunicati sui media – non condividiamo la trionfale lettura che il sindaco di Mantova fa della vicenda ProGest, con riferimento all’inceneritore, o termovalorizzatore. Con questa nota intendiamo semplicemente ristabilire la verità dei fatti.
L’inceneritore della ex-Burgo, già presente al momento della chiusura, ha cessato a tutti gli effetti la propria ragione autorizzativa nel settembre 2014, come è noto a tutti gli addetti ai lavori (e contrariamente a quanto furbescamente cerca di lasciar intendere il sindaco). Nel 2015, con l’amministrazione Palazzi, la cartiera viene rilevata da Progest. Il grave errore – al quale ancor oggi si vorrebbe porre rimedio – risale invece al 2016, quando i nuovi acquirenti ottengono dagli enti competenti (fra cui il Comune di Mantova) l’autorizzazione a realizzare un termovalorizzatore progettato ex-novo, che viene erroneamente “equiparato” al vecchio inceneritore, preesistente ma con autorizzazione non più valida. Quella erronea “equiparazione” fu una scelta arbitraria, improvvida e non conforme alle normative di allora (2016) e di oggi. In altre parole, al proprio interno la cartiera – in base alle leggi vigenti – non avrebbe potuto e non può costruire un nuovo inceneritore.
Ora, il sindaco Palazzi rivendica come proprio grande successo l’aver consentito il raddoppio della produzione in cambio della rinuncia, da parte di Progest, a un impianto che però mai e poi mai avrebbe potuto essere autorizzato e realizzato.
Per di più, viene da chiedersi: Progest ha tentato di dotarsi di un nuovo inceneritore di propria iniziativa, o ha investito milioni e milioni nell’operazione in virtù di una infondata e preventiva sommaria assicurazione di poter incenerire a piacimento, come effettivamente concesso dal provvedimento del 2016? E che dire del raddoppio della produzione ottenuto da Progest, che comporterà inevitabilmente un maggiore inquinamento in zona, oltre al prevedibile raddoppio del traffico in entrata e uscita?
Restiamo comunque grati a Progest per aver investito a Mantova e per i posti di lavoro: posti di lavoro che sarebbero già operativi se non fossero stati illusi nel progettare un irrealizzabile termovalorizzatore. Concludiamo con l’auspicio che finiscano al più presto gli iter procedurali in corso: da troppo tempo, infatti, si trascinano i vari procedimenti penali, legali e amministrativi che – comunque vada – testimoniano l’inefficacia dell’odierna azione amministrativa. A partire dagli atti autorizzativi del 2016, sono stati commessi errori gravi e operate scelte inadeguate”.
On. Annalisa Baroni
Coordinatore provinciale Forza Italia
Nicola Sodano
Commissario Cittadino Forza Italia