Multiproprietà società professionistiche, lo stop slitta al 2028/29

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha portato a conoscenza del Consiglio le interlocuzioni avute nelle ultime settimane con i presidenti di Bari e Napoli in merito al divieto di multiproprietà tra due società partecipanti a due campionati professionistici diversi (resta immutato l’impianto normativo dell’art.16 delle Noif per i club partecipanti allo stesso campionato con l’obbligo di immediata dismissione di una delle due società) con la richiesta di spostare in avanti l’entrata in vigore della norma transitoria, dal 2024/25 all’inizio del campionato 2028/29. A fronte di questa modifica, i presidenti di Bari e Napoli si sono impegnati a rinunciare a qualsiasi azione legale, ponendo fine a tutte le controversie in corso. Il Consiglio ha approvato all’unanimità.

“L’art. 16 bis Noif norma che vieta dal 2021 la multiproprietà del calcio italiano. E’ in atto un contenzioso con Napoli e Bari e in attesa del ricorso abbiamo ricevuto la proposta di rinunciare al contenzioso per allungare i tempi per non deprezzare i sacrifici fatti in tanti anni dagli imprenditori. Il Consiglio Federale -ha sottolineato il numero uno della Figc Gabriele Gravina- ha approvato all’unanimità questa proposta. Oggi la Figc ha sancito che non ci sarà multiproprietà e nessun contenzioso, abbiamo tolto qualunque rischio. Ma c’è da ribadire che non cambia nulla”. Una notizia importante anche per il Mantova, con l’attuale proprietà (Maurizio Setti è attualmente azionista dei biancorossi e del Verona) che potrà gestire con più calma eventuali passaggi di mano.