Possanzini: “Arbitro troppo permissivo, ci ha danneggiato. Ma ora serve più concretezza”

MANTOVA – Non è bastata un’altra grande prestazione al Mantova, per tornare al successo, che manca ormai da un mese: col Palermo è stato pari a reti bianche al Martelli “Un punto che fa classifica, secondo me abbiamo fatto molto bene – dice il mister biancorosso Davide Possanzini, analizzando il match -. Ci è mancato un pezzo, lo sappiamo e ci dobbiamo lavorare. Spesso, quando superiamo la pressione e abbiamo la possibilità di fare male, dobbiamo rischiare di più. La mole di gioco è tanta e dobbiamo fare qualcosa per ripagare tutto lo sforzo che facciamo. Sono contento della prestazione e felice di tutti quelli che ho fatto giocare, hanno dimostrato di essere sul pezzo. Con un po’ più di convinzione si poteva vincere”.

“È un momento del percorso, dobbiamo crescere – osserva il mister -. Abbiamo giocato due partite in tre giorni, facendo una bellissima figura contro le corazzate. Ma adesso dobbiamo cercare di essere concreti”.

“Sono soddisfatto, ma un po’ arrabbiato per come è andata la partita. Non ho parlato dell’arbitro, ma anche oggi abbiamo subito 30 falli, dall’inizio della B siamo la squadra più tartassata, circa 20 a partita”. Il metro permissivo dell’arbitro, secondo Possanzini, ha penalizzato i biancorossi: “Se non vengono distribuiti i cartellini gialli quando è opportuno, è chiaro che l’avversario appena può ti fa fallo. Ogni volta che superavamo la pressione, arrivava un fallo. Questo mi dà fastidio, perché c’è tanto lavoro dietro, e secondo me andrebbero tutelate le squadre che provano a giocare a calcio”.

La concretezza non deve diventare un’ossessione, ha detto nella conferenza pre-gara Possanzini, ma ora è una necessità: “Bisogna lavorarci. E’ l’ultimo pezzo che ci manca, se lo aggiungiamo possiamo diventare una squadra forte. Ho avuto la fortuna o la sfortuna di fare l’attaccante di mestiere, e capitano momenti in cui non ti riesce niente. L’importante è provarci e creare i presupposti perché le chance possano capitare. Dobbiamo fare un salto di qualità che è lì vicino: in qualche modo bisogna prenderselo.”