MARMIROLO – Torna al centro del dibattito regionale il progetto di discarica per rifiuti di amianto a Marmirolo, un tema che da tempo suscita forti preoccupazioni tra cittadini, associazioni e amministrazioni locali.
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Marco Carra, ha presentato un Ordine del Giorno e due emendamenti chiedendo alla Giunta lombarda di archiviare in modo definitivo e irreversibile la procedura. La proposta, tuttavia, è stata respinta: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno votato contro, confermando la linea della maggioranza.
Carra ha chiesto di dichiarare l’incompatibilità urbanistica, ambientale e idrogeologica del sito individuato e di estendere i divieti di realizzare discariche non solo alle aree agricole di pregio destinate alle produzioni Doc e Docg, ma anche a quelle vocate ai prodotti Dop e Igp, compresi i Prati Stabili, terre del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.
Il consigliere ha inoltre sollecitato l’applicazione degli stessi criteri nel caso di cave dismesse situate in aree agricole di pregio, vietando anche in questi casi la possibilità di insediare impianti di smaltimento.
“Non c’è stata alcuna volontà da parte della maggioranza di bloccare definitivamente il progetto – ha dichiarato Carra – assumendosi una responsabilità molto grave nei confronti del territorio. La Regione non ha ascoltato le richieste del Comune di Marmirolo, dei Comuni limitrofi, delle associazioni agricole come Confagricoltura e Coldiretti, dell’associazione dei Prati Stabili, dei comitati cittadini, del PD di Marmirolo, di Sinistra Italiana e persino del Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità di Verona. Tutti chiedono di fermare questo iter”.
Secondo Carra, l’unica misura adottata è stata una sospensiva che rinvia il problema senza risolverlo: “Noi continueremo a batterci per impedire che questa discarica possa essere realizzata”.















