MANTOVA – Riportare in centro le sedi delle partecipate comunali (Aster e Tea), e i loro lavoratori, per contribuire a “riattivare” la città di Mantova e combattere la desertificazione del tessuto urbano: è questa l’idea illustrata nella mozione del consigliere comunale azzurro Pierluigi Baschieri, commissario di Forza Italia, e firmata anche dai vicecommissari Enrico Lungarotti e Ildegarda Tarocco.
“E’ innegabile che la desertificazione dei centri cittadini sia un fenomeno sempre più diffuso nelle realtà urbane ed, in particolare, nei capoluoghi di provincia, ma la politica non può restare inerme e questo centro-sinistra deve fare di più mettendo in campo tutte le azioni e tattiche graduali per far nascere nuovi usi ed attività nel cuore della città – osservano gli azzurri -.I numeri non mentono, gli esercizi commerciali sono passati da 316 (dato 2012) a 257 (nel giugno del 2022), mentre quello di bar e ristoranti si è rimodulato da 176 a 162. Il centro storico sta perdendo sempre più appeal, negli ultimi anni ha perso 80 negozi. E’ sufficiente pensare che l’ultimo bando pubblico per rilanciare l’area del Distretto Urbano del Commercio ha messo a disposizione dei nuovi investitori del commercio circa 150.000 eur, di cui solo 85.000 euro distribuiti a causa della carenza delle domande. Purtroppo allo spopolamento commerciale del centro di Mantova si aggiunge anche quello residenziale, entrambi favoriscono una situazione di degrado sociale, l’aumento degli episodi di microcriminalità e l’innalzarsi della percezione di insicurezza tra i residenti ed i frequentatori”.
“E’ per questo motivo – proseguono – che Forza Italia con una mozione da presentarsi al Consiglio Comunale della città chiede di riportare le sedi legali ed operative delle aziende pubbliche controllate e partecipate dal comune presso le zone centrali della città. Negli anni tutti gli enti pubblici hanno a poco a poco delocalizzato i loro uffici, portando dietro a sè, oltre agli utenti, centinaia e centinaia di lavoratori verso i quartieri periferici. Riportare Aster Srl, agenzia dedicata principalmente ai servizi per la mobilità sostenibile, con i suoi 40 lavoratori e Tea Spa, multiutility specializzata nell’erogazione servizi legati all’energia ed all’ambiente, con i suoi 250 lavoratori sarebbe una iniziativa concreta per ripopolare la zona del centro. Fantascienza politica? Assolutamente no, Aster è da tempo alla ricerca di una nuova sede da locare per spostarsi dal quartiere di Borgochiesanuova (via Imre Nagy), mentre Tea Spa è dall’agosto del 2020 che sta pensando di riportare il suo quartiere generale da via Taliercio a Vicolo Stretto. Il presidente di Tea Spa Massimiliano Ghizzi, un mese prima delle elezioni politiche cittadine, presentava pubblicamente alla città il progetto “Tea torna a casa”. Un masterplan firmato dall’architetto Mario Cucinella che prevedeva la riqualificazione della vecchia sede con l’ obiettivo di recuperare l’area di Porto Catena, la realizzazione di un parco pubblico e la destinazione di parti di edifici da dedicare a museo dell’arte contemporanea e a laboratorio dell’economia circolare. Che fine ha fatto questo progetto sparito dai radar della politica? E’ arrivata l’ora di recuperarlo e metterlo realmente a terra per ripopolare e rilanciare l’economia del centro città”.