MANTOVA – Il candidato sindaco del centrodestra Stefano Rossi va all’attacco dell’attuale primo cittadino del capoluogo Mattia Palazzi. Questa volta il pretesto è una videointervista ad un primario dell’Ospedale Poma, che avrebbe lamentato l’assenza su più fronti del sindaco in queste settimane di emergenza Covid.
“In tanti abbiamo potuto vedere la video intervista rilasciata da un primario del nostro Ospedale Carlo Poma – spiega Rossi – nella quale lo stesso si amareggiava del fatto che il sindaco di Mantova, in queste settimane, non abbia mai mostrato vicinanza agli operatori sanitari né, e questo appare ancora più incredibile, non abbia contribuito a far conoscere all’esterno gli straordinari successi raggiunti nella cura del Coronavirus Covid-19. Risultati tanto importanti ed innovativi da aver fatto raggiungere ai medici e alla struttura sanitaria locale gli onori delle cronache nazionali. Questa totale assenza del primo cittadino mantovano, conferma quanto noi purtroppo avevamo rilevato da tempo”.
“A dispetto dei continui tentativi di smarcarsi – prosegue Rossi -, l’attuale sindaco di Mantova non è per nulla civico, ma risponde unicamente al suo partito di appartenenza, il PD. Il sindaco di Mantova è allineato agli altri politici del PD, che ben si guardano dal collaborare in un momento di gravissima crisi sanitaria come quello che ha colpito la Lombardia, ma al contrario hanno iniziato una battaglia senza esclusioni di colpi contro Regione Lombardia. Questo attacco attraverso la critica feroce al Governatore Attilio Fontana e all’assessore Giulio Gallera è addirittura finalizzato a commissariare la Regione più importante d’Italia per metterla sotto il loro controllo governativo”.
“E così abbiamo dovuto constatare – conclude – che anche il cosiddetto primo cittadino di Mantova ha scelto di prestarsi a questo gioco di potere piuttosto che affiancarsi all’Ospedale della sua Città. Ciò perché anche solo rallegrarsi per i successi ottenuti dai sanitari del Carlo Poma avrebbe contraddetto il diktat della Segreteria del PD che prevede di scagliarsi contro la sanità lombarda. Pur essendo avversari politici avremmo preferito condividere i successi di questa eccellenza mantovana e lombarda, che ha salvato molte vite, anche di pazienti provenienti da ogni provincia. Da parte nostra il supporto ai sanitari non mancherà mai, di qualsiasi colore sia la regione dove sono curate le persone”.