“Sergio Ramelli, 50 anni dopo”: scrittori e politici a confronto a Cerese

CERESE (BORGO VIRGILIO) – Il nome di Sergio Ramelli evoca ancora oggi una delle pagine più drammatiche e dolorose della storia recente italiana. Studente diciottenne e militante del Fronte della Gioventù – l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano – Ramelli morì il 29 aprile 1975, oltre un mese dopo essere stato aggredito e colpito con una chiave inglese da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia.
La sua morte divenne uno dei simboli più tragici degli “anni di piombo”, il periodo che tra la fine degli anni Sessanta e la seconda metà dei Settanta vide l’Italia attraversata da una violenta contrapposizione politica, con attentati, omicidi e scontri tra estremismi contrapposti.
I dirigenti mantovani di Fratelli d’Italia avevano annunciato da mesi che anche nel Mantovano ci sarebbe stata un’iniziativa dedicata a Ramelli: ora quel momento è arrivato.
Venerdì 7 novembre, alle ore 18, nella sala di via Tazio Nuvolari 2/6 a Cerese di Borgo Virgilio, si terrà infatti l’incontro pubblico “Sergio Ramelli. 50 anni dopo”, promosso da Gioventù Nazionale Mantova e Fratelli d’Italia.
Un appuntamento pensato per ricordare la figura di Ramelli e riflettere, a mezzo secolo di distanza, sul valore della memoria storica e sull’importanza del dialogo civile dopo le ferite degli anni di odio ideologico.
Protagonisti della serata saranno gli autori Andrea Arbizzoni, Giuseppe Culicchia e Guido Giraudo, che presenteranno i loro volumi dedicati a Ramelli e al contesto politico e sociale dell’epoca.
Ne discuteranno con loro Paola Frassinetti, sottosegretario di Stato all’Istruzione e al Merito; Paola Mancini, senatrice della Repubblica; Carlo Maccari, deputato; Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile; Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura; Paola Bulbarelli, consigliere regionale della Lombardia; e Francesco Aporti, sindaco di Borgo Virgilio.