MANTOVA – Coldiretti Mantova informa che fino al 30 aprile prossimo possono essere presentate le domande di contributo per la prevenzione dei danni arrecati alle produzioni agricole e alle opere approntate sui terreni coltivati e a pascolo dalle specie di fauna selvatica e domestica inselvatichita (cinghiali, piccioni, corvi, eccetera, con esclusione delle nutrie).
Ogni domanda, ricorda Coldiretti Mantova, dovrà essere corredata – oltre ai documenti di riconoscimento, ad eventuali aiuti de minimis ricevuti – il preventivo di dettaglio della spesa relativo all’opera di prevenzione; la cartografia per localizzare l’area d’intervento; la scheda tecnica o breve descrizione dell’opera.
La spesa massima ammissibile per ogni domanda è pari a 5.000 euro, mentre non sono finanziabili interventi di importo inferiore a 200 euro.
La stessa tipologia di intervento di prevenzione non può essere rifinanziata per la medesima azienda nell’arco di cinque anni, ad esclusione degli interventi che prevedono recinzioni fisse, che non possono essere rifinanziati nell’arco di 10 anni.
Possono essere ammessi a contributo solo gli interventi avviati o gli acquisti effettuati successivamente alla presentazione della domanda. Per ulteriori informazioni: gianni.rondelli@coldiretti.it.
Oltre due milioni di danni nel 2020. Le richieste di danni da fauna selvatica presentate nel corso del 2020 hanno toccato i 2.100.000 € quale valore ammissibile, a fronte di una disponibilità finanziaria di 1.130.000 euro. In Lombardia la provincia di Mantova è quella che ha presentato la maggiore richiesta di indennizzi.
Per il 2021 si prevede un incremento dei danni, a fronte purtroppo di una riduzione ulteriore dei fondi. Con la sospensione per un periodo delle attività venatorie, infatti, è altamente probabile che, con l’aumento della presenza di fauna selvatica sui nostri territori, aumentino anche i danni subiti dall’agricoltura.
“La fauna selvatica non distrugge solamente le coltivazioni in campo – commenta Fabio Mantovani, vicepresidente di Coldiretti Mantova -, ma minaccia la sicurezza dal punto di vista idrogeologico e della tenuta del territorio, oltre ai pericoli per l’uomo legati alla circolazione stradale, come i numerosi casi di incidenti dimostrano”.